In Puglia colpaccio da 150.000 euro: rubano la merce con i veicoli nella zona industriale di Nardò. I ladri rimasti per ore nel capannone – video

Maxi furto in Salento dove, nei giorni scorsi, un gruppo di ladri – cui soggetti non sono ancora stati identificati – sono riusciti ad intrufolarsi in un capannone rimanendoci per ore mentre consumavano lentamente l’operazione di furto:

Stando ad una prima ricostruzione, infatti, i criminali si sono intrufolati nei giorni scorsi nel capannone di un’azienda specializzata nella distribuzione di generi alimentari effettuando un foro su di una parete della struttura e riuscendo così ad impossessarsi delle chiavi dei mezzi parcheggiati nella zona industriale di Nardò. Una volta caricati i veicoli dell’azienda, i ladri sono fuggiti riuscendo così a portar via un bottino del valore di circa 150.000 euro. Stando a quanto riportato da un servizio televisivo diffuso sul web – cui link al video riportiamo qui sotto – il gruppo criminale sarebbe riuscito a non destare sospetti restando  al chiuso per circa due ore all’interno del capannone. I mezzi rubati, in seguito, sono stati ritrovati privi della merce sottratta. Sono in corso indagini approfondite delle forze dell’ordine per ricostruire l’intera vicenda. Ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale dall’app gratuita Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo: https://t.me/pugliareporter. Sempre attraverso Telegram è possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. Ricordiamo inoltre che cliccando “MI PIACE” sulla Pagina Facebook.com/PugliaReporter è possibile seguire tutte le news da Facebook. Ricordiamo inoltre che è possibile partecipare al gruppo Whatsapp della provincia di Lecce. E’ possibile scriverci anche via Whatsapp ed iscriversi al gruppo per la ricezione dei nostri link cliccando qui. PugliaReporter.com è anche su twitter.com/PugliaReporter e su linkedin.com/company/pugliareporter. Riguardo il furto avvenuto ai danni di un’azienda di Nardò, riportiamo qui sotto il link ad un video diffuso sul web: