Puglia: Coldiretti dice che la raccolta di pomodori è a rischio perché mancano i braccianti

A rischio la raccolta del pomodoro in Puglia con la possibile perdita di oltre il 30% del prodotto per la mancanza di manodopera in campagna e soprattutto per l’assenza di autotrasportatori per la consegna del prodotto raccolto alle industrie di trasformazione. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia per cui è necessario l’intervento deciso delle Istituzioni, con le imprese che si ritrovano a ranghi ridotti in un momento delicatissimo della stagione, proprio mentre si discute l’ipotesi di introdurre il green pass sui luoghi di lavoro.

“Manca la manodopera nei campi, ma soprattutto non si trovano autotrasportatori e mezzi utili a trasferire i pomodori raccolti alle industrie di trasformazione campane. Si tratta di appuntamenti non rinviabili che riguardano prodotti altamente deperibili già colpiti duramente dagli effetti del maltempo e dalla grave siccità”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia. Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha scritto una lettera al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per chiedere un intervento immediato capace di dare risposte alle esigenze delle aziende agricole per le quali il momento della raccolta rappresenta il frutto di investimenti economicamente rilevanti dell’intera annata agraria che per nessun motivo possono andare perduti. Ma per rassicurare il sistema produttivo – ha sollecitato il presidente Prandini nella missiva alla Lamorgese – è importante anche anticipare la pubblicazione del decreto flussi per il 2021 che possa consentire già dai primi di settembre la presentazione sia delle istanze per lavoro stagionale che le richieste di conversione dei permessi stagionali.

Da qui la necessità di prorogare – riferisce Coldiretti Puglia – i permessi di soggiorno scaduti lo scorso 31 luglio almeno fino al 31 dicembre 2021, onde evitare che molti lavoratori siano costretti a tornare nel loro Paese. Si tratta peraltro di operai agricoli stagionali qualificati che ormai da anni – sottolinea la Coldiretti regionale – sono impiegati sul territorio nazionale, tanto da essere diventati indispensabili per l’attività di molte aziende nostrane, con cui in molti casi sono nati rapporti anche di amicizia. Due provvedimenti necessari – ricorda la Coldiretti regionale – anche per evitare il rischio dell’infiltrazione nel mercato del lavoro agricolo di persone senza scrupoli che potrebbero sfruttare la difficoltà delle aziende, anche approfittando dei problemi causati dalla pandemia. Una situazione aggravata dai problemi nei trasporti per le difficoltà a reperire gli auotrasportatori- insiste Coldiretti Puglia – con la conseguenza che quasi sei aziende di produzione di pomodori ortofrutticole su dieci (57%) sono in difficoltà.

La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, ricorda Coldiretti Puglia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976 ettari. La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – conclude Coldiretti Foggia – con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).

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