A Barletta pericolose bici elettriche modificate come motorini, “bene i controlli ma non bisogna mollare la presa” – osservano dalla Consulta Ambiente dopo i controlli dei Carabinieri

Fa parlare di se il controllo straordinario nella città della Disfida avviato nei giorni scorsi da parte dei Carabinieri della locale Compagnia, unitamente ad altre Forze di Polizia, ai velocipedi a pedalata assistita:

I militari, avvalendosi di strumentazione messa a disposizione dalla M.C.T.C., hanno controllato decine di velocipedi che correvano per le vie del centro, ponendoli su un nastro per verificarne la velocità massima raggiungibile. Tre i veicoli scoperti che erano stati modificati per ottenere le caratteristiche di un ciclomotore a tutti gli effetti; elevate sanzioni per guida senza patente (Art. 116 Cds), per trasporto di persone su velocipede (Art. 182 Cds), per obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile (Art. 193). Durante i controlli, inoltre, i Carabinieri hanno sorpreso un 36enne di Barletta alla guida di un’autovettura senza cintura di sicurezza (art.172 Cds.). Complessivamente sono state controllate 15 biciclette elettriche e 23 persone. Contestate 8 sanzioni amministrative, per un totale di circa 18.000,00 euro. L’attività di controllo dell’Arma, che continuerà anche nei prossimi mesi, sarà svolta sempre in collaborazione con le Motorizzazioni Civili.

“In questi giorni, la cittadinanza tutta ha potuto notare, la tanto attesa e auspicata intensificazione del presidio del nostro territorio da parte delle forze dell’ordine, nonché dei controlli su bici elettriche, motorini e velocipedi. Naturalmente c’è ancora tanto da fare e sicuramente ci saranno state e ci saranno zone meno presidiate di altre; tuttavia, il gruppo spontaneo di forme associative coordinate dalla Consulta Ambiente, che qualche settimana fa sollevava alcune criticità relative alla sicurezza pubblica e al decoro urbano, ritiene che le azioni messe in campo negli ultimi giorni costituiscano un primo ed importante passo in avanti – così le associazioni aderenti alla Consulta per la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e dei beni culturali, ambientali e architettonici di Barletta che, attraverso un comunicato congiunto, hanno poi proseguito la loro analisi così:

Non bisogna però assolutamente mollare la presa e l’attenzione sui certi temi deve restare alta; anzi riteniamo che questo sia il momento giusto per innescare una rivoluzione socioculturale “gentile”, rispondendo alle tante richieste di quei cittadini esasperati e preoccupati da ciò che accade nelle nostre strade e contrastando fermamente un degrado che non può e non deve averla vinta sulle bellezze e sul patrimonio della nostra città.
Non possiamo più permettere che fenomeni di inciviltà e delinquenza oscurino ciò che il nostro territorio ha da offrire sia ai propri figli che al turismo nazionale ed internazionale, né che la scarsa percezione di sicurezza pregiudichi le eccellenze locali che abbiamo tra gli esercenti attività commerciali, ricettive, di vendita e di ristorazione e neppure possiamo più accettare che i cittadini più propensi al volontariato e alla partecipazione attiva vengano scoraggiati da chi non ha a cuore la nostra terra. L’intensificazione dei controlli e del presidio del territorio, che ci auguriamo diventino la regola, sono uno degli antidoti al degrado, perché un buon cittadino, se non si sente lasciato solo, acquisisce il coraggio di impegnarsi di più, migliorare ciò che lo circonda, investire, produrre ed anche godere dei frutti del suo lavoro nel luogo in cui vive, anziché “fuggire” altrove” – hanno reso noto  dalla Consulta per la salvaguardia dell’ambiente di Barletta che hanno poi aggiunto:

“Barletta merita un posto tra le città scelte come meta turistica, per gli acquisti, per l’arricchimento socioculturale personale e per tante altre ragioni, ma ciò potrà essere possibile solo con l’impegno in primis dei suoi cittadini che dovranno riscoprire e far riscoprire una rinnovata “etica urbana”. Nelle scorse settimane avevamo già annunciato di ritenere di buon auspicio la disponibilità delle istituzioni locali ad accettare di incontrarci in più occasioni e sedi e, tuttora, confermiamo che è nostra convinzione che solo un percorso partecipato che parta dall’ascoltare chi vive il territorio può davvero essere la chiave di un cambiamento in positivo. Alle nostre istanze e alle diverse riunioni in Prefettura ed al Palazzo di Città, poi, sono seguite, almeno per il momento, le azioni di controllo del territorio delle quali le cronache locali ci hanno informato negli ultimi giorni” – hanno dichiarato dalla Consulta per la salvaguardia dell’ambiente di Barletta che conclude così il suo intervento:

“A tali azioni di parte istituzionale riteniamo sia opportuno affiancare il coinvolgimento della cittadinanza tutta iniziando, quartiere per quartiere e mettendo “in piazza” le criticità percepite, a confrontarsi pubblicamente lì dove quelle stesse criticità vengono percepite e non in stanze chiuse dall’altro lato della città. In tale ottica abbiamo proposto che si tengano a breve, in alcune zone e piazze della città, “dialoghi di quartiere” in occasione dei quali ci auguriamo che tutti coloro che vivono la quotidianità di tali luoghi si sentano coinvolti e partecipino con un proprio personale punto di vista, suggerimento o comunque contributo fattivo. L’invito ai cittadini resta quello già rivolto in precedenza, cioè ad essere parte del cambiamento che si vuole e non a restare semplici osservatori” – conclude il comunicato della Consulta per la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e dei beni culturali, ambientali e architettonici di Barletta.

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