Quando sulla Murgia pugliese c’erano basi USA con bombe nucleari pronte a distruggere Mosca in caso di Terza Guerra Mondiale, per non dimenticare il pericolo della Guerra Fredda – video

Il missile PGM-19 Jupiter

Oggi viviamo tutti in un mondo libero dalla Guerra, eppure, sino a poche decine d’anni fa, anche l‘Alta Murgia ha rischiato di subire il diretto coinvolgimento di una guerra nucleare:

Un vecchio test nucleare USA

Anche se la terza guerra mondiale tra Stati Uniti d’America ed Unione Sovietica – fortunatamente – non si è mai verificata, la cosiddetta Guerra Fredda tra le due superpotenze portò gli alleati ad intensificare l’estensione delle basi con bombe nucleari. E’ il caso della base missilistica Jupiter, situata a pochi chilometri di distanza da Andria:

schema esempio base Jupiter

La base – situata all’epoca in località Ponte Impiso, nel territorio del comune di Spinazzola – rappresentava una delle 9 basi dislocate sul territorio della murgia Barese e Materana in cui negli anni 60 sono stati dislocati sotto “rigoroso segreto militare” i missili atomici Jupiter. La nascita del missile ebbe luogo, concettualmente, nel 1954, presso l’arsenale di Redstone, su richiesta della Ballistic Missile Agency dell’esercito statunitense. Alla realizzazione del missile si doveva porre la massima cura nell’aerodinamica, in quanto era previsto il rientro nell’atmosfera sarebbe avvenuto ad alta velocità. Ciascuno missile era 100 volte più potente della bomba di Hyroshima con una gittata di 2500 km capaci di colpire Mosca o Leningrado. Situata con coordinate 40°57’43.24″N 16°10’54.53″E, la base del 2° Reparto I.S. – 109° Gruppo di Spinazzola fu operativa dal 1° novembre del 1960:

 

La minaccia portata all’Unione Sovietica dallo schieramento in Europa del missili PGM-19A Jupiter e PGM-17 Thor, arrivò a provocare la Crisi dei missili di Cuba del 1962. In risposta a tale schieramento il leader sovietico Chruščёv diede il via all’Operazione Anady, che portò al posizionamento dei missili SS-3 e SS-4 sull’Isola di Cuba. La crisi che ne seguì portò ad un accordo tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica che stabiliva l’immediato ritiro dei missili sovietici da Cuba, cui sarebbe seguito lo smantellamento delle postazioni americane in Turchia, Italia e Gran Bretagna. I missili Jupiter vennero così ritirati dal servizio nel 1963, quando il deterrente a medio raggio passò ai missili balistici Polaris sublanciati. La base di Spinazzola oggi:

 

Dal missile Jupiter derivò il razzo vettore Juno II, utilizzato dal 1958 al 1961 per il lancio di satelliti artificiali. Una pagina paurosa della nostra Storia conclusasi con una speranza in più per il genere umano:

Una base Jupiter USA

Se ci fosse stata una guerra nucleare, molto probabilmente, a causa degli effetti devastati di un simile conflitto, nessuno di noi avrebbe avuto la possibilità di essere qui oggi e di poter raccontare quanto accaduto negli anni ’60. Quella di Spinazzola non era l’unica base Jupiter del territorio. In zona vi erano altre basi simili, come quella situata in territorio di Altamura e a Gravina in Puglia. A tal proposito, consigliamo la visione del documentario “Murge, il fronte della guerra fredda“. Link al video:

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