Puglia: aveva 17 auto e Reddito di Cittadinanza, tutti i “furbetti” scoperti dai Carabinieri

Chi aveva auto di lusso, chi la barca, chi molteplici appartamenti, chi un autonoleggio con 27 auto, chi una scuola di ballo. E c’è persino chi si è inventato di avere dei figli. C’è un po’ di tutto tra coloro che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza:

Sono 4.839 le irregolarità riscontrate, il 12% dei 38.450 nuclei familiari controllati per un campione di 87.198 persone. Ben 1.338 percettori indebiti del reddito erano già noti alle Forze di Polizia per altri motivi e 90 di loro hanno condanne o precedenti per gravi reati di tipo associativo. Quasi 20 milioni di euro l’ammontare della cifra complessiva indebitamente percepita. È quanto è emerso nei controlli realizzati tra il 1° maggio e il 17 ottobre dai Carabinieri del Comando Interregionale “Ogaden”, con giurisdizione sulle regioni Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, unitamente al Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro:

5mila irregolarità in 5 regioni, truffa da 20 milioni. Maxi blitz dei carabinieri sul reddito di cittadinanza. In Puglia, su circa 104mila nuclei familiari che percepiscono il sussidio, sono state controllate poco più di 16mila 500 famiglie. Riscontrate 1.251 irregolarità (pari al 7,5% dei controlli effettuati) e deferiti in stato di libertà 1.055 soggetti, 379 dei quali noti alle forze di polizia (12 per gravi reati associativi). Le indagini hanno rivelato che è stata indebitamente percepita la somma complessiva di 5.468.784,05 euro. A Taranto un 71enne disoccupato percepiva il reddito di cittadinanza pur essendo il proprietario, unitamente alla moglie ed al figlio conviventi, di ben 17 autovetture e di una motocicletta. A San Pietro Vernotico (Brindisi) un anziano esponente di rilievo della Sacra Corona Unita, omettendo di comunicare di essere sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, è riuscito a percepire il Reddito di Cittadinanza. A Bari Palese un noto pluripregiudicato (arrestato il mese scorso in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, per furto) aveva richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza nonostante fosse colpito da Sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, omettendo ovviamente di comunicare l’esistenza della misura di prevenzione a suo carico. E ancora, sempre in Puglia:

A Collepasso, nel Leccese, una delle persone individuate ha dichiarato la presenza nel proprio nucleo familiare di sei minori stranieri mai censiti in quel comune con i quali non aveva alcun vincolo di parentela. Sempre a Collepasso una coppia ha inserito nel proprio nucleo familiare la presenza di altri familiari, in realtà residenti in Germania. A Talsano (Taranto) un fruitore del beneficio risultava proprietario di 4 veicoli, di cui due di lusso. Inoltre un percettore del reddito faceva parte di un nucleo familiare che, nell’ultimo triennio, aveva dichiarato rispettivamente redditi pari a euro 324.000, 143.000 e 164.000. Ad Aradeo (LE) un individuo, oltre a essere sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare, è risultato intestatario di una grossa imbarcazione da diporto. “Furbetti” scoperti anche nella Provincia BAT:

A Canosa di Puglia e Trinitapoli le irregolarità emerse hanno riguardato cittadini stranieri sia comunitari, sia extra Ue, che hanno falsamente dichiarato di riunire il requisito della residenza in Italia da oltre 10 anni, risultando in realtà presenti da periodi molto più brevi, o addirittura già cancellati all’anagrafe poiché irreperibili da anni, ma artatamente ricomparsi e riscritti soltanto ai fini della presentazione della domanda tesa a ottenere il reddito di cittadinanza. Altri ancora, una volta ottenuto il reddito sono stati cancellati dall’anagrafe comunale poiché resisi irreperibili o rientrati nel proprio Paese di origine, tornando in Italia circa una volta al mese esclusivamente al fine di poter spendere e monetizzare quanto indebitamente percepito. A Santeramo in Colle (Bari) una donna è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria perché si era ”dimenticata” di indicare, non solo la targa o l’estremo di registrazione di un veicolo di proprietà, ma addirittura il coniuge. Link video:

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