Al telefono parlavano di “metri”, di “minuti”, di litri di “nafta”, e di “caffè” ma, in realtà, si riferivano a cocaina e marijuana:
E’ quanto appurato dai militari dell’Arma dei carabinieri in una parte delle intercettazioni telefoniche che ha permesso fermare 13 soggetti – di cui undici finiti in carcere e due agli arresti domiciliari – nella zona di Ugento, nel leccese. Con un blitz scattato nelle prime ore dell’alba, si è concretizzato il provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Lecce a seguito delle indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce dall’inizio del 2019 sino all’estate del 2020:
Nel corso dell’operazione, oltre ai militari delle locali caserme, sono intervenuti anche colleghi dello Squadrone eliportato Cccciatori “Puglia” e le unità antidroga e anti-esplosivo del Nucleo carabinieri cinofili di Modugno, per un totale di 70 militari che, nelle abitazioni degli indagati, hanno scoperto fucili e pistole oltre alla droga. Dalle indagini è emersa un’organizzazione gerarchica di tipo piramidale con una condotta particolarmente violenta nei confronti dei debitori, fatta anche di spedizioni punitive effettuate anche con armi. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un alcuni servizi televisivi diffusi sul web:
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