In questa giornata di mobilitazione nazionale dei Lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, i lavoratori hanno ribadito la centralità ed il ruolo fondamentale dei trasporti, le cui criticità sono diventate ancor più evidenti durante questi anni di emergenza sanitaria. I Lavoratori – si legge anche sul sito dell’USB – hanno dovuto garantire servizi in condizioni estreme, tra provvedimenti contraddittori, in assenza di controlli e protezioni contro il contagio, sullo sfondo di aziende che hanno dimostrato grossi deficit organizzativi e gestionali:
“In Puglia siamo stati testimoni di aziende ed associazioni datoriali che anziché potenziare i servizi, hanno fatto il brutto ed il cattivo tempo anteponendo i loro interessi e le loro necessità alla tutela del Diritto alla Mobilità: basti ricordare la folle proposta (dimostratasi fallimentare) dell’ASSTRA Puglia sugli ingressi scaglionati nelle scuole dietro la quale si celava proprio l’incapacità delle aziende di garantire servizi sicuri ed adeguati nel pieno rispetto delle norme anticontagio. Durante il nostro presidio nei pressi dei palazzi della Presidenza della Regione Puglia abbiamo dato voce ai Lavoratori delle Ferrovie Appulo Lucane che hanno garantito il servizio senza alcuna gratificazione da parte di un’azienda che investe in corsi di formazione e premi di risultato unicamente per il management e che ultimamente ha indetto un concorso che stabilizzerà l’attuale Direttore Generale con posto fisso a 140mila Euro all’anno; abbiamo esposto alcune criticità della STP Bari che ha deciso di chiudere alcuni depositi anziché provvedere alla loro messa in sicurezza, costringendo i Lavoratori alla guida di mezzi sporchi e vetusti e che ancora oggi attendono le retribuzioni dei Premi di Risultato che spettano loro di diritto; abbiamo acceso i riflettori sulle Ferrovie Sud Est e su tutte le problematiche sommerse come la mancanza di sicurezza delle aree di sosta degli autobus e i deficiti gestionali ed organizzativi; abbiamo rappresentato utenza, studenti e lavoratori che stanno subendo tutti i deficit organizzativi e gestionali delle molteplici aziende del territorio pugliese sempre pronte a fare cassa quando si tratta di soldi pubblici ed aiuto dello Stato” – hanno sottolineato i lavoratori.
“In seguito, una nostra delegazione è stata ricevuta dall’Assessore ai Trasporti della Regione Puglia: durante l’incontro abbiamo ribadito la necessità di avviare un confronto vero sulle tante questioni sollevate, proponendo l’istituzione di un’azienda regionale pubblica di trasporto per rimettere al centro il valore pubblico dei servizi essenziali. Non è più il tempo delle misure provvisorie o puramente emergenziali: il trasporto pubblico debba essere oggetto di una vera e propria rivoluzione sistemica, con interventi mirati per rimettere al centro il valore pubblico dei servizi e scardini definitivamente lo status quo di aziende che, finanziate con soldi pubblici, non riescono a garantire servizi sicuri, efficienti e dignitosi” – concludono dall’USB. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un servizio televisivo diffuso sul web:
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