Olio di oliva adulterato, maxi operazione nel foggiano: sequestrati beni per 1,5 milioni a un noto imprenditore di olio d’oliva

Sono stati sequestrati dalla DIA di Foggia beni per oltre 1,5 milioni di euro ad un noto imprenditore di Cerignola (Foggia) che opera nel settore del commercio dell’olio di oliva, già sottoposto in passato a diverse misure di prevenzione personali e sulla base delle condanne subite a partire dalla fine degli anni ’80:

Le indagini hanno portato ad un traffico di olio di oliva adulterato “sia livello nazionale sia con solide proiezioni nei mercati esteri”. Stando a quanto si apprende, le indagini hanno evidenziato la sproporzione tra il reddito dichiarato dall’imprenditore e quanto in realtà possedeva. Gli uomini della DIA hanno sequestrato una società operante nel settore dell’imbottigliamento dell’olio di oliva e di semi ed il suo complesso immobiliare composto dall’opificio e dal terreno, 3 autoveicoli, 3 appartamenti e diversi rapporti finanziari:

L’operazione, frutto della scrupolosa attività investigativa svolta dalla Dia, ha permesso agli inquirenti di accertare l’ampia sproporzione tra la capacità reddituale dell’imprenditore e del proprio nucleo familiare. Il sequestro ha riguardato una società operante nel settore dell’imbottigliamento dell’olio di oliva e di semi ed il suo complesso immobiliare composto dall’opificio e dal terreno, tre autoveicoli, tre appartamenti e diversi rapporti finanziari per un valore complessivo stimato in oltre 1,5 milioni di euro.

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