“Tanti accampamenti all’aria aperta” – così un cittadino barese, autore di alcuni scatti fotografici diffusi sui social – che condividiamo qui sotto – che tornano a documentare la discutibile situazione del noto sottovia del capoluogo pugliese:
Come in molti ricorderanno, in svariate circostanze abbiamo condiviso altre immagini – quelle dell’attivista ambientalista Leonardo Rizzi – che a sua volta denunciava una situazione di degrado con molteplici persone senza fissa dimora accampate in maniera impropria, con rischi dal punto di vista igienico-sanitario. Sempre Rizzi aveva poi segnalato molteplici interventi dell’Amiu che dimostravano l’attenzione delle istituzioni locali nei confronti di questa dura realtà cittadina. Eppure, a distanza di tempo, siamo ancora qui a segnalare l’ennesimo fenomeno…nello stesso punto con persone che dormono tra i cartoni, a rischio ipodermia ed incendio (oltre che malattie):
Un paradosso se si pensa che i cittadini baresi e pugliesi tutti hanno dimostrato un grande cuore per le cause internazionali (giustissime) organizzando raccolte fondi ed interventi umanitari. Tuttavia, è anche opportuno ricordare come le persone necessitanti di aiuto sono anche qui vicino a noi e che vanno sempre sostenute in un percorso di recupero, non solo quando “se ne parla in tivvù”. Altrimenti, un’iniziativa benefica rischia di trasformarsi nell’ennesima – assurda – dimostrazione di un’influenza mediatica che, se da una parte sottolinea un problema distante chilometri, dall’altra si “dimentica” di gravi problematiche del tessuto sociale che da tempo interessano il territorio.
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