Dopo ore di ricerca, svolta sul grave furto del menhir di Ruffano (Lecce), ritrovato nelle campagne del vicino comune di Casarano:
Stando a quanto si apprende, dopo la denuncia pubblica del furto – condivisa anche dal Sindaco di Ruffano, Antonio Cavallo – un runner ha riconosciuto in un manufatto abbandonato il menhir segnalato dalle fotografie diffuse sul web, allertando le forze dell’ordine:
Sul luogo dell’accaduto è stato così effettuato un lavoro di recupero per riportare l’antichissimo manufatto nel suo luogo di origine, ovvero nelle vicinanze della cripta del Crocifisso di Ruffano in località Manfio, li dove, nei giorni scorsi, un pickup sarebbe stato avvistato mentre trasportava illegalmente il monolite, purtroppo risultato danneggiato dopo il ritrovamento. Tuttavia, a Ruffano l’umore è alle stelle per una “Pasqua veramente speciale”: seppur visibilmente segnato dai criminali, l’antichissimo reperto è tornato al suo posto. I menhir, lo ricordiamo, sono monumenti megalitici risalenti al Neolitico ma utilizzati poi dalle civiltà successive: il monolite di Ruffano, ad esempio, ha la sommità bicuspide, centrata da una cavità, due croci incise su due facce adiacenti e un foro del diametro di circa 18 centimetri, a 66 centimetri da terra, che attraversa le facce larghe e lo rende unico tra tutti quelli rilevati in questa ricerca. Link ad un post diffuso sui social:
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