In Puglia c’è un’azienda che purifica l’acqua di mare per renderla alimentare, tecnologia avanzata di Bisceglie illustrata ai giovani studenti di Molfetta

L’inquinamento del nostro mare, la tutela delle sue risorse nonché il loro utilizzo finalizzato al benessere della salute umana è stato il fulcro di un percorso didattico progettato nell’ambito del PCTO riguardante le classi 4^A e 5^A Bio favorito dalla collaborazione e soprattutto dall’incontro dell’azienda Steralmar. La Steralmar di Bisceglie è una realtà del nostro territorio e, grazie alla costante ricerca e all’uso di tecnologie avanzate, ha brevettato a livello internazionale un processo produttivo per purificare l’acqua di mare rendendola idonea anche a uso alimentare, investendo così anche nella sostenibilità ambientale. Un incontro iniziale, tenutosi a novembre del 2021 presso la Sala conferenze del Liceo Osa “R. Levi Montalcini”, ha permesso agli studenti di conoscere la Steralmar (rappresentata dalle Dott.sse Silvia Balsamo e Mariella Pistillo) e anche il Centro recupero tartarughe marine del WWF (rappresentato da Pasquale Salvemini) che hanno siglato un protocollo di collaborazione.

Questo incontro è stato un momento fondamentale, consentendo agli alunni di rilevare come il mare, fonte di vita, continui a fornire un prezioso contributo alla nostra quotidianità con “riservadimare®”, un prodotto salubre e affidabile nato dalla sanificazione dell’acqua di mare che si presta a molteplici usi, da quello alimentare fino, nelle versioni più specifiche, a quello cosmetico e farmaceutico, grazie al suo contenuto di 92 minerali benefici, superando così il semplice cloruro di sodio del comune sale da cucina. Fase successiva del progetto è stata la visita didattica effettuata dalle stesse classi presso la Steralmar, accompagnate dalle docenti Maria Adessi, Brigida Altomare e Elena Laraspata, dove hanno avuto modo di conoscere il ciclo di sanificazione nonché produttivo dei prodotti a marchio Steralmar – Clean Sea Water e riservadimare – e osservare alcune tartarughe marine Caretta caretta ospitate durante il periodo di riabilitazione pre-liberazione in grandi vasche di acqua marina purificata, in una sezione specifica dello stabilimento. La visita in azienda ha rappresentato una grande opportunità per i nostri studenti che hanno potuto approfondire l’intero ciclo di produzione nelle sue fasi partendo dalla captazione dal bacino marino antistante l’opificio a cui gli impianti sono direttamente collegati, alla decantazione, filtrazione e sterilizzazione UV.

L’importante momento formativo ha fornito anche la possibilità di utilizzare i laboratori aziendali e partecipare a una simulazione delle attività di analisi microbiologiche e chimico-fisiche e relative procedure di tracciabilità di produzione e qualità. Gli studenti hanno così osservato e realizzato analisi microbiologiche, grazie alle quali hanno potuto rilevare, come risultanti dall’antropizzazione delle acque, la presenza di Salmonella, Enterococchi e Escherichia coli nell’acqua di mare naturale non trattata, patogeni dannosi per l’uomo, che laddove presenti, vengono completamente rimossi al termine del ciclo produttivo di purificazione. Ulteriori analisi chimico-fisiche hanno permesso di quantificare, tra gli altri, i parametri di torbidità, densità, quantificazione del boro nell’acqua di mare pre e post purificazione. La fase finale di tale processo di laboratorio è stata quella dell’imbottigliamento dell’acqua di mare purificata. L’incontro con la Steralmar, pertanto, ha costituito un momento di grande crescita formativa per i nostri alunni che, nelle vesti di chimici e microbiologi in erba, hanno acquisito una consapevolezza fondamentale: che la natura, e in questo caso il mare, continua a stupirci con le sue meravigliose risorse permettendoci di credere nel cambiamento grazie ai suggerimenti della sua voce.

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