Corato, 1° maggio 1922: crolla il centro storico a causa dell’acqua sotterranea – le foto storiche diffuse sul web

Correva l’anno 1922 quando nel comune di Corato si registro un pauroso ed esteso crollo nel centro storico del comune del barese:

Stando alle informazioni raccolte dagli appassionati di storia locale, era il primo maggio quando, palazzo Pedone mostrò i primi evidenti segni di cedimento. A crollare furono anche la metà di palazzo Pagano. Da quel momento, fu un susseguirsi di crolli: a cedere furono anche palazzo Ducale – nell’attuale piazza Di Vagno – e la chiesa del Monte di Pietà. Fortunatamente e miracolosamente, nonostante la tragedia per gli edifici storici, nessun cittadino coratino perse la vita.L’episodio fu anche riportato dalla stampa nazionale. Tra questi, l’articolo pubblicato sull’edizione del 28 maggio 1922 dell’allora popolare settimanale milanese “La domenica del Corriere“:

Ma cosa causò questo assurdo episodio? Una spiegazione tecnico-scientifica pare sia stata confermata anche in tempi moderni: a causare il cedimento dei vari edifici, a quanto pare, fu il notevole transito di acque sotterranee che, improvvisamente, provocarono – concedeteci il termine – quella che in questo caso potremmo facilmente definire proprio la “goccia che fece traboccare il vaso“, causando una serie di reazioni a catena, con crolli che si verificarono nell’arco di pochissime ore l’uno dall’altro. Alcuni anni prima, infatti, proprio nello stesso comune furono inaugurate le prime vere fontanelle pubbliche che però funzionavano con cisterne che causavano infiltrazioni: questo fenomeno proseguì negli anni fino a rendere molli le fondamenta dei palazzi e a determinarne così notevoli crolli. Oggi Corato è un comune dall’aspetto armonioso che è stato capace di rilanciarsi, portandosi dietro la ferita di un brutto ricordo – quelli dei crolli del 1922 – visibilmente rimarginatasi (anche se, di quell’episodio, restano ancora oggi tracce indelebili, oltre ai ricordi degli anziani). Restano le riflessioni su un fenomeno che deve necessariamente far discutere ancora oggi: quello riguardante la natura del sottosuolo e la sicurezza idrogeologica, tallone d’achille per una buona parte del territorio pugliese (e non solo). A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcune interessanti fotografie storiche diffuse sul web:

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