Puglia: “incazzati a nero” – parlano studenti e precari del tarantino

La disoccupazione giovanile, gli abusi, il lavoro precario e sottopagato, raccontato dalla voce dei protagonisti e non affidato ai freddi indici statistici. E’ da queste premesse che parte il lavoro prodotto dalla Rete Studenti Medi di Taranto, Martina Franca e Cisternino, che attraverso un questionario on line restituisce la voce alle migliaia che sotto le mentite spoglie dell’alternanza scuola-lavoro, oppure nel circo del lavoro stagionale, sono venuti a contatto con occupazione che lavoro non è.

Il questionario “Incazzati a nero” sarà presentato, insieme ad alcune testimonianze di sfruttamento giovanile, venerdì 13 maggio alle ore 10.30 nella sede della CGIL in via Dionisio 20 a Taranto. “Stiamo svolgendo questa indagine” – dicono i referenti degli studenti – “per capire quanto i giovani conoscano i propri diritti e l’entità della precarietà giovanile in una Regione, la Puglia, che basa molta della sua economia, dal turismo all’agricoltura, sullo sfruttamento dei ragazzi. Siamo sfruttati e bersagliati di critiche, lavoriamo di più e peggio dei nostri genitori, ma con meno consapevolezza” – affermano. Durante la conferenza stampa prenderanno la parola, una studentessa/commessa e uno studente/rider, e loro stessi presenteranno il questionario on line. Parteciperanno alla conferenza stampa anche Daniele Simon, Segretario del NIDIL CGIL, Angela Dragone, segretaria generale della FLC CGIL di Taranto e Giovanni D’Arcangelo della segreteria provinciale della CGIL di Taranto.

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