Puglia: aumentano gli avvistamenti di questa curiosa creatura marina. Il “bottone blu” non è pericoloso per i bagnanti

Complici forse anche i cambiamenti climatici, si moltiplicano gli avvistamenti ed i ritrovamenti di un curioso organismo marino dal colore blu:

Il bottone blu – un idrozoo coloniale (ovvero un insieme di organismi più piccoli, come la ben più pericolosa Caravella Portoghese) può crescere fino a 30 mm di diametro e vive sulla superficie del mare ed è costituito da due parti principali: il galleggiante e la colonia idroide. Il galleggiante marrone dorato duro è rotondo, quasi piatto e largo circa un pollice. L’organo galleggiante è responsabile del movimento verticale dell’organismo e contiene anche pori che sono in grado di comunicare con altri organismi di P. porpita e con l’ambiente circostante. La colonia idroide, che può variare dal turchese azzurro brillante al giallo, assomiglia a tentacoli come quelli delle meduse. Ogni filamento ha numerosi ramificazioni, ciascuna delle protuberanze delle cellule urticanti chiamate nematocistitermina all’estremità distale. Il bottone blu ha un’unica bocca posta sotto il galleggiante, che serve sia per l’aspirazione delle prede che per l’espulsione dei rifiuti. La bocca è circondata da un anello di gonozoidi e dattilozoidi. I tentacoli si trovano solo sui dattilozoidi, che esistono più lontano dalla bocca, verso la parte esterna della colonia idroide. Negli ultimi anni, il “Porpita porpita” (è questo il nome della creatura marina) sembra sempre più presente a largo della Puglia, con avvistamenti segnalati sul Gargano e sulle coste salentine. Una domanda sorge spontanea: il bottone blu è pericoloso per i bagnanti? A quanto pare, no:

La puntura del bottone blu non è potente ma può causare – in alcuni casi – una leggera irritazione alla pelle umana. Tuttavia, negli ultimi anni, è stato ipotizzato che a causa del riscaldamento globale, le colonie di Porpita pacifica (altro nome della specie)  abbiano iniziato ad apparire in numero maggiore lungo le coste del Giappone e del è stato registrato il primo caso di dermatite da contatto di questa specie. Un improvviso aumento dell’abbondanza di Porpita porpita è stato osservato anche in uno studio separato delle sue popolazioni nei mari Ionio ed Adriatico, forse anche a causa dell’aumento delle temperature negli oceani. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni video diffusi sul web che ci aiutano a riconoscere meglio il bottone blu nel suo habitat naturale:

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