Barletta 21 luglio 1972: 50 anni fa i primissimi due Record Mondiali di Pietro Paolo Mennea sui 150 metri e nella mitica staffetta 4X200 per l’inaugurazione dello stadio di via Vittorio Veneto

Uno Nove Sette Due. Come un mantra questi quattro numeri diversamente scanditi hanno segnato la vita e le imprese di Pietro Paolo Mennea da Barletta. Tutti pensano al 19”72 del suo record mondiale imbattuto per diciassette anni da quel 12 settembre 1979 a Città del Messico quando l’uomo bianco più veloce del mondo abbassò il tempo a quei quattro numeri sulla distanza dei 200 metri, tuttora primato di sempre a livello europeo. Ma è il 1972 del calendario a segnare l’anno d’inizio della carriera più esaltante e longeva per il ragazzo di Barletta. Il 4 settembre a Monaco di Baviera avrebbe conquistato la sua prima medaglia di bronzo olimpica, in quei Giochi tedeschi insanguinati dal terrorismo, in quelle Olimpiadi che avrebbe vissuto per le successive quattro edizioni (Montreal 1976, Mosca 1980 con l’oro, Los Angeles 1984, Seul 1988) in un totale di partecipazioni mai più eguagliato da nessun altro.

E fu proprio in quell’anno magico 1972 che Pietro Paolo Mennea, appena ventenne e fresco diplomato ragioniere un anno prima al Cassandro, fece registrare i suoi primissimi record mondiale. Cinquant’anni fa, venerdì 21 luglio 1972, quella giornata memorabile voluta dal presidente dell’Avis Barletta professor Ruggiero Lattanzio per il decennale dell’AICS (Associazione Italiana Circoli Sportivi), con il meeting “Coppa Città di Barletta”. Al mattina nel Castello un convegno di studi diretto da Mario Gismondi direttore del Corriere dello Sport con la partecipazione di personalità nazionali (fra cui Primo Nebiolo, presidente nazionale della Fidal) sulle tematiche dello Sport come fattore di crescita sociale. Nel pomeriggio, l’inaugurazione della nuova pista in taflex (un materiale allora ritenuto rivoluzionario per co0nsentire prestazioni nella velocità) nel nuovo Stadio comunale di Via Vittorio Veneto oggi conosciuto col nome di Cosimo Puttilli, due volte campione italiano di marcia sui 50 kilometri.

Fu l’amministrazione di sinistra guidata dal sindaco comunista Domenico Borraccino a prendersi cura della preparazione in ogni suo aspetto (compreso l’acquisto delle attrezzature sportive) ma fu la giunta successiva, sempre a guida comunista col sindaco Giuseppe Rizzi, a “battezzare” l’evento che si fa ricordare proprio grazie agli exploit del giovanissimo Mennea davanti al pubblico di casa. Primo record sulla distanza dei 150 metri con il primato, tuttora imbattuto, di 15”7.Secondo ed ancor più spettacolare record nella staffetta 4×200 quando corsero gli azzurri della squadra olimpica in preparazione a Monaco di Baviera. Pasqualino Abeti da Correggio, Luigi Benedetti da Massa Carrara, Franco Ossola (figlio omonimo del calciatore del grande Torino morto nel 1949 nella tragedia aerea di Superga) da Torino. Ed ultimo frazionista Pietro Paolo Mennea da Barletta, il più giovane di tutti, che fece bloccare il tempo su 1’21”5. Ma nessuno gioì subito, ma solo il giorno appresso si fece grande festa: perché la specialità non era omologata e solo ventiquattr’ore dopo la notizia fece il giro dei giornali. Nelle foto: il vittorioso taglio del traguardo di Pietro Mennea sui 150 metri. La brochure originale del Meeting Città di Barletta (collezione di Silvana Sarcina).