“Angelo Vassallo fu ucciso non solo dalla Mafia ma anche da infedeli servitori dello Stato” – il commento del Sindaco di Bari

“Finalmente, dopo 12 anni, prende forma la verità giudiziaria sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore. Quanto sta emergendo dall’indagine della procura distrettuale antimafia è ancor più grave di ciò che abbiamo sempre sostenuto. Angelo non solo è stato ucciso per la sua tenace e instancabile azione di denuncia di ogni illegalità ma oggi scopriamo che i suoi carnefici avrebbero ottenuto la protezione di infedeli servitori dello Stato. Di fronte a un quadro così inquietante, la comunità dei sindaci italiani pretende verità e giustizia” – è il commento del Sindaco Antonio Decaro che, attraverso un post diffuso sui social, ha poi aggiunto:

“I killer, i mandanti e la rete dei loro complici vanno garantiti alla giustizia. Lo dobbiamo alla famiglia di Angelo, alla città di Pollica e a tutti i sindaci italiani che spesso, soprattutto nei piccoli Comuni, affrontano in solitudine situazioni molto pericolose. Ricordo ancora la forza delle gente di Pollica, che insieme a noi sindaci nel 2019 sfilò tra le vie del paese per chiedere giustizia e verità. Quel giorno firmammo un manifesto che ci impegnava nella difesa della bellezza e della legalità. Perché l’assassino di un sindaco, oltre che una ferita profonda ai suoi affetti e alla sua comunità, è una ferita inferta all’intero Paese e ai suoi rappresentanti. Per questo l’ANCI chiederà di costituirsi parte civile nel processo” – ha concluso su Facebook il primo cittadino barese e presidente nazionale ANCI.

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