Nei giorni scorsi è giunta alla Sala Operativa della Questura 113 di Taranto la segnalazione di un corriere che aveva rinvenuto il furgone della ditta oggetto di furto qualche ora prima e abbandonato in località San Vito. Il conducente ha spiegato ai poliziotti della Squadra Volanti che poco prima nel corso delle consegne, aveva effettuato una breve sosta in città, senza chiudere il veicolo e portando con sé solo le chiavi. Al suo ritorno, aveva visto il furgone in movimento e, dopo averlo inseguito a piedi, lo aveva perso di vista. Dopo aver denunciato al 113 ed all’azienda il patito furto, il corriere aveva provato svariate volte a telefonare alla sua utenza telefonica rimasta sul mezzo. Grazie alla solerzia di un cittadino, il corriere è riuscito a recuperare il telefono cellulare che era stato abbandonato per strada e, successivamente, i poliziotti della Squadra Volante, allertati, hanno provveduto al rinvenimento e alla riconsegna del veicolo all’avente diritto, dopo aver constatato che il mezzo era stato svuotato dei colli che originariamente trasportava.
Inoltre, in un terreno lì vicino, sparsi per terra, vi erano 17 colli, di cui 16 integri ed uno manomesso, che facevano parte dei circa 50 pacchi che quella mattina avrebbe dovuto consegnare ai legittimi acquirenti. La Squadra Mobile, avviate immediatamente le indagini per risalire all’autore del furto, ha estrapolato le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti sul luogo del furto, riuscendo a ricostruire la dinamica dei fatti. Uno dei due presunti autori del furto, giunti entrambi in sella a biciclette, dopo aver verificato che il mezzo era rimasto incustodito, ha lasciato la propria bici, salendo sul furgone e allontanandosi dalla zona. Così, è partita l’attività di indagine da parte degli investigatori finalizzata a trovare un soggetto che fosse somigliante a quello ripreso nel video.
Grazie al monitoraggio degli ambienti criminali ed alla conoscenza del territorio e dei soggetti con precedenti specifici in materia di furto, hanno pensato di individuare il presunto l’autore del furto in un giovane 34enne tarantino con diversi precedenti penali alle spalle e sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno. Pertanto, al fine di verificare la fondatezza dei loro sospetti, i poliziotti, nel corso di un controllo domiciliare, hanno notato, per terra, all’interno dell’unica stanza, un sacco di plastica di notevoli dimensioni, semiaperto, nel quale si intravedeva una busta gialla contenente una maglia. Agli investigatori, inoltre, non è passata inosservata la somiglianza tra l’uomo ed l’autore del furto per cui hanno ritenuto di dover perquisire la casa, non potendosi escludere la presenza di armi.
Invece, sono stati trovati numerosi capi di abbigliamento ed accessori vari, nonché diversi articoli tecnologici che verosimilmente corrispondevano al contenuto dei pacchi trafugati dal furgone del corriere qualche giorno prima. È stata inoltre rinvenuta nell’appartamento anche una maglietta con impresso il numero 35 sulla parte posteriore della stessa, identica a quella che indossava l’autore del furto del furgone ripreso dalle telecamere. Messo alle strette, il 34 enne ha indicato il luogo dove aveva buttato il palmare del corriere che veniva subito dopo recuperato. Quanto rinvenuto nell’abitazione del 34enne, compresa la maglia con la stampa del numero 35 ed il palmare, sono stati posti sotto sequestro. Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato denunciato perché presunto responsabile dei reati di furto aggravato in concorso e di violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale. Sono ancora in corso le indagini per identificare il secondo presunto complice.
Ricordiamo che è possibile seguire tutte le news cliccando “MI PIACE” sulla Pagina Facebook.com/Tarantopugliareporter/. Ricordiamo inoltre che è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp della provincia di Taranto per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo email.