Puglia: arrestati due agenti di polizia e un ex carabiniere nel blitz antidroga

Anche i nomi di due agenti della Polizia penitenziaria e di un ex maresciallo dei Carabinieri spiccano tra i 15 arresti effettuati nelle ultime ore:

Come già riportato, gli arresti sono stati effettuati tra il tarantino ed il brindisino per traffico di droga e spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce ha così smantellato il gruppo che faceva capo alla famiglia dei Lucchese sulla base di dichiarazioni rese da un nuovo collaboratore di giustizia. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del R.O.S. – con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri di Taranto e Brindisi, del 6° Elinucleo di Bari, del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (BA) e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia.

L’indagine – sviluppata dal Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri in prosecuzione della omonima operazione “TAROS“* (*conclusa il 5.03.2021 con l’esecuzione di un’o.c.c. a carico di 16 indagati per associazione di tipo mafioso ed altro) eseguita nel marzo 2021 – avrebbe documentato l’operatività del gruppo “LUCCHESE” di San Giorgio Ionico (TA), dedito al traffico e allo spaccio di stupefacenti in una vasta area della provincia di Taranto. Le investigazioni – dirette dalla Procura Distrettuale di Lecce – avrebbero evidenziato come, nei territori di interesse, il predetto sodalizio esercitava un controllo pressoché monopolistico del mercato illecito degli stupefacenti, che erano approvvigionati attraverso una rete di fornitori operante anche nelle province di Brindisi e Lecce.

Gli approfondimenti, inoltre, hanno consentito di delineare gli assetti del gruppo LUCCHESE, al cui vertice si colloca un 48enne di San Giorgio Jonico il quale, oltre ad interessarsi della direzione organizzativa della consorteria, avrebbero curato personalmente i rapporti con i vari fornitori di stupefacente. Elementi indicativi della forza infiltrativa del sodalizio e delle capacità di condizionamento esercitata dal gruppo LUCCHESE sul territorio emergerebbero dalla rete di relazioni che l’organizzazione era riuscita a costruirsi che coinvolgeva anche appartenenti alle istituzioni, i quali, in vario modo, avrebbero favorito i sodali. La manovra investigativa – che si è avvalsa anche degli apporti di un collaboratore di giustizia già legato alla cosca di ‘ndrangheta “FLACHI – TROVATO – SCHETTINI” operante in Lombardia – si colloca in una più ampia strategia di contrasto della Procura della Repubblica di Lecce che mira a colpire anche quelle attività estremamente redditizie condotte dalle varie organizzazioni operanti sul Distretto di Corte di Appello, come il traffico di stupefacenti che hanno l’effetto di rafforzare il potere delle varie consorterie sul territorio. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni servizi televisivi diffusi sul web:

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