Un giovane uomo originario di un comune della Provincia di Bari è stato arrestato a seguito di un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica:
Il provvedimento è il risultato di una complessa attività investigativa avviata nel 2021 dalla Digos della Questura di Bari e dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione Ucigos, nell’ambito del monitoraggio di ambienti virtuali suprematisti e di estrema destra, collegati al canale ‘Sieg Heil’, utilizzato dal giovane per promuovere contenuti antisemiti, misogini e di matrice neonazista fino a dichiararsi pronto al sacrificio estremo e a compiere imprecisate azioni violente. In particolare:
A finire in manette è stato un 23enne originario di Sammichele di Bari, ritenuto referente locale del movimento sul territorio nazionale dell’organizzazione terroristica suprematista statunitense “The Base‘, promotrice della “razza bianca“. Stando a quanto si apprende dalle indagini, il giovane stava raccogliendo adepti per la creazione di un gruppo terroristico attraverso la diffusione di materiale propagandistico – pubblicato con lo pseudonimo di “Lone Wolf” – e al contempo cercando di dotarsi di strumenti che avrebbero potuto trasformarsi in armi per un attentato sanguinario: tra essi persino una stampante 3D che il 23enne avrebbe voluto sfruttare per la costruzione di “ghost gun“. Gli investigatori hanno inoltre captato analogie con la cosiddetta “strage di Buffalo” ad opera di Payton Gendron, statunitense di 18 anni, autore dell’attentato commesso a negli Stati Uniti il 14 maggio 2022 dove dieci persone furono uccise a colpi d’arma da fuoco. Pertando, il giovane è stato arrestato per:
“arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa“.
Durante le perquisizioni, nella sua abitazione sono state trovate anche mazze di ferro, balestre, manifesti inneggianti ad Hitler, ed il collegamento al canale “Sieg Heil”, utilizzato per promuovere contenuti antisemiti, misogini, di matrice neonazista. VIDEO:
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