Andria Multiservice, il rilancio della società affidato ad Antonio Griner

E’ il momento di rimboccarsi le maniche e di ripartire. Con sobrietà, unità di intenti ed un rinnovato impegno verso la comunità. Senza proclami, con poche parole e, per quanto possibile, con molti fatti”. Eccolo, in estrema sintesi, il manifesto di insediamento del neo amministratore unico dell’Andria Multiservice, dott. Antonio Griner. “La Società – ricorda Grinerper effetto dei tagli avvenuti nel corso degli anni, in specie nel biennio 2018 / 2019, con una progressiva riduzione (stimata nell’ordine del 30% ca) dei Contratti di Servizio affidati dal Comune, ha visto erosa la propria dotazione economica annua passando da circa 4 milioni di euro del vecchio regime ai circa 2 milioni ed ottocentomila euro attuali. Ciò ha comportato, come inevitabile ma naturale conseguenza, che le suddette risorse risultassero sufficienti a pareggiare in linea di massima il solo costo del Personale in organico. Con una relativa perdita di esercizio destinata a diventare strutturale. Resta dunque quasi obbligato – prosegue Grinerl’obiettivo di fondo: ricreare un equilibrio economico-finanziario ordinario che valga a coprire il costo integrale del personale e tutti gli altri costi gestionali, senza ricorrere di anno in anno a contratti di servizio, integrativi ed aggiuntivi, per tamponare le inevitabili crisi di liquidità. Non va poi sottaciuto un altro elemento di forte criticità, rappresentato dal fatto che la gran parte delle attrezzature e del parco mezzi in dotazione all’Azienda è decisamente obsoleto, per usare un eufemismo: in media, ben oltre i 20 anni! Fattore quest’ultimo che impatta inevitabilmente sulla quantità e sulla qualità dei servizi resi alla Comunità”.

“Va da sé – continua Griner che il percorso di questa nuova gestione della Multiservice rimane tutto in salita, giacchè, a ben vedere, si tratta di provare ad aumentare i ricavi, mantenendo pressochè inalterati i costi complessivi. Di più: il clima aziendale interno è tutt’altro che sereno, se solo si considera che, a partire dal 2018, i dipendenti della Multiservice hanno vissuto sistematicamente sotto la Spada di Damocle di un possibile e drastico ridimensionamento dell’organico. In buona sostanza, lo scenario complessivo descrive da una parte una malcelata disaffezione degli operatori (che vantano peraltro un’età media abbastanza elevata, 55 anni circa…) e dall’ altra una scarsa considerazione dell’opinione pubblica verso la bontà dei servizi resi dall’Azienda. Un quadro invero poco positivo, che impone al management aziendale un vero e proprio colpo di reni”.

In tutto questo si inserisce – sottolinea Griner la vicenda del servizio che la Multiservice ha ottenuto in affidamento dal Comune di Andria, con delibera dell’ 11/8/22. Le stime del Piano industriale, approvato nella stessa circostanza, per quanto approssimative, lasciano presumere un introito annuo di circa 900.000,oo euro che, detratti i costi del servizio (aggio, personale, manutenzione e varie), consentirebbe un ricavo aggiuntivo per l’Azienda, ovvero una discreta boccata di ossigeno. Resta palese – conclude Grinerla necessità di sciogliere il nodo sul destino delle unità lavorative attualmente adibite a questo servizio in convenzione, che sta doverosamente a cuore a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione. Orbene – premesso che l’amministratore unico di Multiservice deve occuparsi in primis del mantenimento e della salvaguardia del livello occupazionale dell’Azienda e degli equilibri economico finanziari della municipalizzata – ciò non toglie che, su forte input del sindaco e della civica amministrazione, e con il conforto delle forze politiche di maggioranza ed opposizione, dei sindacati e delle parti sociali, abbiamo intrapreso un percorso, complesso ma virtuoso, per mettere in sicurezza il futuro di 13 operatori e delle loro famiglie”.

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