Verifiche nei giorni scorsi in alcune strade di Taranto quando, nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno segnalato la presenza di un veleno – potenzialmente letale per cani e gatti – distribuito in alcune strade della città dei due mari. La presenza di “polvere bianca” ha spinto gli addetti a ripulire l’area interessata dal fenomeno. Si è trattato molto probabilmente di stricnina:
La stricnina è un alcaloide vegetale estratto dalla Stychnos nux vomica, e si presenta come una polvere biancastra di sapore amaro. Nel passato è stata legalmente utilizzata per la preparazione di bocconi avvelenati verso gli animali considerati ‘nocivi’, come ratti, topi, volpi, lupi, rapaci, ecc. Oggi è invece vietata, essendo giustamente considerata una delle sostanze più tossiche che si conoscano. La stricnina viene estratta normalmente dalla farina ottenuta dai semi di due Loganiacee del genere Strychnos:
Strychnos nux-vomica (noce vomica) e Strychnos ignatii (fava di S. Ignazio). Difficile da rigurgitare, la sostanza può causare irrigidimento dei muscoli e dell’apparato cervicale dei malcapitati animali che devono quindi essere subito condotti presso un ambulatorio veterinario in caso di ingerimento. Ovviamente, l’auspicio è che i residenti delle varie comunità possano preferire altri metodi meno pericolosi per scacciare insetti e topi.
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