“Sono pentito, non volevo uccidere nessuno. Era meglio che mi uccidevo io” – parole del presunto killer di padre e figlio che, stando a quanto si apprende, ha confessato:
L’uomo, 45 anni di Trinitapoli (Bat), è in carcere con l’accusa di avere ucciso padre e figlio di 58 e 27 anni, il 31 luglio scorso in una campagna tra Cerignola e Manfredonia. Il reo confesso è stato ascoltato per più di due ore dal pm. Come i lettori ricorderanno, le indagini erano partite a marzo scorso quando l’indagato, dopo contratto un debito di circa ventimila euro per fronteggiare problematiche di famiglia, avrebbe lavorato per le campagne delle vittime per saldare il debito attraverso la raccolta di ortaggi. Ma le cose non sarebbero andate come previsto:
Secondo o il racconto dell’indagato, la vittima più grande avrebbe preteso dal suo presunto assassino il saldo dell’intero debito in denaro, prima di allontanarsi momentaneamente dalla sua proprietà agricola. In quel momento, sarebbe scattato il primo omicidio:
Il debitore 42enne di Trinitapoli avrebbe dapprima ucciso il figlio del proprietario con colpi d’arma da fuoco attraverso una pistola nascosta in zona e poi, all’arrivo del padre della prima vittima, fatto fuoco anche contro l’uomo, uccidendo così anch’egli. I corpi furono individuati dalle forze dell’ordine facendo così avviare le indagini. Il 4 agosto, la prima svolta con l’arresto del 45enne, ora reo confesso.
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