Puglia: droga, 27 arresti dopo condanna d’Appello di Lecce

21 cittadini italiani e 6 di origine albanese sono stati arrestati dalla Dia tra Lecce, Brindisi e Trieste perché accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, traffico e spaccio di stupefacenti. Gli ordini di carcerazione sono stati eseguiti dopo la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Lecce lo scorso 1 luglio e dopo che la Corte di Cassazione ha rigettato o ritenuto inammissibili la maggior parte dei ricorsi, confermando così il verdetto d’Appello. Tra gli arrestati 25 sono residenti nel Leccese, uno nel Brindisino e uno in provincia di Trieste, dovranno scontare pene che vanno da un minimo di tre a un massimo di 16 anni. È l’esito dell’inchiesta denominata “Federico II” avviata nell’agosto del 2012, che si è conclusa un anno dopo con 48 indagati.

A dicembre del 2016 in 21 sono finiti in manette perché considerati componenti di due distinte organizzazioni: una di stampo mafioso dedita alle estorsioni e al traffico di stupefacenti e un’altra italo-albanese specializzata nell’importazione dall’Albania di ingenti quantitativi di eroina. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati anche beni mobili e immobili per i quali è stata successivamente disposta la confisca. I sigilli hanno riguardato una villa, un appartamento, un box, due conti correnti, la sede di una ditta individuale e il 95% del compendio aziendale di una società. L’operazione odierna è stata eseguita con il supporto della rete operativa @on, network per il rafforzamento della cooperazione transnazionale delle forze di polizia, con l’impiego complessivo di circa 100 unità e il concorso di pattuglie della polizia di Stato, dei carabinieri e della guardia di finanza

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