Influenza, in Puglia raddoppiati i casi tra i bambini al di sotto dei 4 anni ma attenzione all’allarmismo

Covid a parte, anche l’influenza – forse anche a causa della “complicità” dello sbalzo termico con temperature altalenanti – sta creando problemi di salute ai più giovani:

Stando a quanto si apprende, infatti, dal 21 al 27 novembre 2022, secondo il report Influnet (il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza cui dati di monitoraggio vengono pubblicati sul sito web dell’Istituto Superiore di Sanità). Sebbene l’incidenza di casi di influenza sia risultata sostanzialmente raddoppiata in Puglia, è anche vero che la nostra regione è risultata tra quelle “gialle” con un’incidenza non superiore al rapporto di <9,37 su 1000 pazienti. Per dare un’idea ai lettori di cosa stiamo parlando, basta consultare la tabella aggiornata pubblicata online per comprendere come altre regioni abbiano totalizzato nello stesso periodo un’incidenza “rossa” di nc ≥17,36, ben superiore a quella pugliese. A livello nazionale, durante la settimana 47/2022 sono stati segnalati, attraverso il portale InfluNet, 855 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, tra i 717 analizzati, 275 (38,3%) sono risultati positivi al virus influenzale. In particolare, 274 sono risultati di tipo A (229 di sottotipo H3N2, 5 di sottotipo H1N1pdm09 e 40 non ancora sottotipizzati) e 1 di tipo B. Nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 29 (4%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, mentre 126 sono risultati positivi per altri virus respiratori, in particolare:

63 RSV, 36 Rhinovirus, 11 virus Parainfluenzali, 8 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 6 Adenovirus e 2 Metapneumovirus. Nel complesso, dall’inizio della stagione fino alla settimana 47/2022, su un totale di 1.511 campioni clinici raccolti dai diversi laboratori, 531 (35,1%) sono risultati positivi al virus influenzale, di cui 529 di tipo A (99,6%) e 2 di tipo B (0,4%). Nell’ambito dei virus A, 448 sono risultati H3N2 (84,7%) e 17 H1N1pdm09 (3,2%), mentre 64 non sono stati ancora sottotipizzati. Tra i suddetti campioni finora analizzati, 109 (7,2%) sono risultati positivi al SARS- CoV-2 e 126 (8,3%) ad altri virus respiratori. Una situazione in aggiornamento che differisce dagli altri anni fisiologicamente dai numeri di casi in evoluzione ma che non appare poi nemmeno così tanto anomalo se si considera che a provocare l’influenza non è un solo virus ma, potenzialmente, una serie di tipologie, (come ricordato qui sopra). I genitori dei nostri piccoli concittadini sono dunque invitati a vigilare sulla salute dei propri figli in maniera razionale, consultando il pediatra curante. L’influenza stagionale circola velocemente durante il periodo autunnale e, per proteggersi, è necessario conoscere i suoi segnali.
Esiste una distinzione tra l’influenza – provocata dal virus dell’influenza per cui esiste il vaccino antinfluenzale – e le sindromi parainfluenzali, provocate dai virus parainfluenzali per i quali – ricorda anche la Regione Puglianon esiste un vaccino. L’influenza è una malattia di tipo respiratorio che si manifesta in varie forme e diversa gravità. I sintomi principali riconducibili all’influenza sono:

  • insorgenza improvvisa di febbre (anche alta)
  • tosse
  • dolori muscolari

Altri sintomi comuni sono: mal di testa, brividi, mancanza di appetito, stanchezza, spossatezza, mal di gola, nausea, vomito e diarrea specialmente nei bambini. Le sindromi parainfluenzali, invece, sono malattie infettive molto comuni che si manifestano con patologie che interessano il tratto respiratorio o gastro-intestinale.
Le infezioni da virus parainfluenzali che interessano le vie aeree superiori provocano sintomi come mal di gola, tosse secca, congestione nasale, brividi, febbre e malessere generale. Quando le sindromi parainfluenzali colpiscono il tratto gastro-intestinale, invece, le manifestazioni possono comprendere patologie come faringite, febbricola, vomito, diarrea e dolori addominali.

Il percorso dell’influenza

L’influenza si trasmette principalmente attraverso le goccioline di saliva diffuse attraverso tosse e starnuti oppure tramite contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie di un soggetto influenzato (fazzoletti, abiti).
Il periodo di incubazione dell’influenza stagionale è solitamente di due giorni ma può variare anche da uno a quattro giorni: gli adulti possono contagiare altri soggetti da un giorno prima dell’inizio dei sintomi a circa cinque giorni dopo l’inizio dei sintomi.
Il decorso e guarigione dell’influenza nella maggior parte dei casi si verifica in 7/10 giorni.
In alcuni soggetti, spesso i più fragili, possono insorgere complicanze, infatti bambini e soggetti con sistema immunitario indebolito possono essere più facilmente soggetti al contagio. Consulta sempre il tuo medico o il pediatra di fiducia in caso di dubbi o necessità.

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