Puglia: visite straordinarie alla “Torre Civica” di Cisternino con gli studenti del Liceo “Punzi”. Necessaria la prenotazione

Domenica 18 dicembre il Fai delegazione di Brindisi ha organizzato una giornata straordinaria alla scoperta della Torre Civica di Cisternino. Ciceroni saranno gli studenti del Liceo “Don Quirico Punzi” di Cisternino. Tre sono le visite guidate con un massimo di gruppi composti da 20 persone. Primo appuntamento alle ore 10.00, seguiranno altre due visite alle ore 11.00 e 12.00. Ingresso 3 euro a persona. Necessaria la prenotazione all’indirizzo: brindisi@delegazionefai.fondoambiente.it

La Torre Civica di Cisternino è detta Torre Grande perché è la più imponente e la più importante dell’antico sistema difensivo della cinta muraria. Si presenta a forma parallelepipeda, quasi fosse un donjon, e in altezza sviluppa 18 m per una base circa di 8 m per 10 metri. Presumibilmente la sua conformazione originale risale all’epoca normanno-sveva, fra il XI e XII secolo, e poi nel XIV secolo per problemi di staticità fu ingrandita e rivestita da una camicia di pietre squadrate. La torre non ha accorgimenti difensivi come feritoie o caditoie e la stessa struttura non era idonea a sopportare l’impatto delle armi da fuoco, perciò sicuramente era usata come torre di vedetta o di segnalazione. Infatti, non a caso si colloca sul punto più alto del colle, a guardia della Valle d’Itria, ed è congiunta visivamente con le fortificazioni di Ceglie Messapica, sullo Jonio, e di Ostuni, sull’Adriatico. Da un dipinto di Barnaba Zizzi, pittore oriundo di Cisternino del Settecento, risulta che affianco alla torre doveva esserci la porta di ingresso del borgo, la cosiddetta Porta Grande, da cui si originava il decumano in direzione della Porta Piccola. Affianco alla Porta Grande esisteva l’antica Chiesa Madre dedicata a San Nicola. Allora il sistema difensivo era concepito come una sorta di trait d’union fra edifici religiosi ed edifici civili e in caso di scorrerie o di guerre rappresentavano un sicuro baluardo difensivo per gli abitanti. Questa ingerenza ecclesiastica sulla torre c’è sempre stata: basti notare il palazzo Vescovile attaccato, alle spalle della torre, la statua di San Nicola collocata in alto su un angolo e le lapidi con stemma episcopali incastonate nelle mura della stessa. Oggi non esiste più la Porta Maggiore, la Chiesa Madre ha cambiato prospetto e la stessa torre nell’Ottocento ha ridefinito i suoi volumi. Si costruì in aderenza al muro orientale un porticato alto 10 m e largo 2 m per inserire una scala e garantire l’accesso ai piani superiori e si ridusse l’altezza della torre da 4 piani a tre. All’ultimo piano della Torre è custodita una preziosa lapide con arme gentilizie. Nel 1860, in seguito alla soppressione dei Beni Ecclesiastici, divenne sede della Guardia Nazionale e poi del Comune. Per questo è detta anche Torre Comunale o Civica. Oggi è usata come centro espositivo. La locandina:

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