Lo scorso 18 dicembre 2022 “c’è stato un picco elevatissimo di benzene cancerogeno nel quartiere Tamburi di Taranto, in via Machiavelli, registrato dalla centralina dell’Arpa Puglia. Alle ore 4 la concentrazione è arrivata a 42 microgrammi a metro cubo. Lo segnaleremo a chi di competenza” – lo ha sottolineato il presidente di Peacelink, ricordando anche che l’Oehha, Office of Environmental Health Hazard Assessment, della California, fissa il valore di soglia acuto (calcolato su base oraria) a 27 microgrammi a metro cubo.
L’ambientalista ricorda che il benzene è tra le sostanze tipiche utilizzate dal siderurgico. “Il valore della centralina in via Orsini – conclude – è probabilmente ancora più elevato di quello di via Machiavelli, ma non abbiamo accesso ai dati orari di quella centralina”. A causa del suo uso nell’industria, lo ricordiamo, il benzene rappresenta un contaminante ambientale molto diffuso. La sua inalazione cronica negli umani si associa inizialmente a discrasia ematologica, che può degenerare nel corso degli anni in anemia aplastica e leucemia mieloide acuta. Stando a quanto si apprende, uno sforamento simile era stato già segnalato nel mese di luglio.
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