L’atmosfera unica delle “Fanove” è tornata a Castellana Grotte coinvolgendo migliaia di persone. Le Fanove sono maestose cataste di legna, monumenti alla memoria costruiti per la prima volta 332 anni fa per celebrare il prodigioso intervento di Maria Santissima della Vetrana che, l’11 gennaio 1691, liberò Castellana Grotte dalla peste, rendendola immune rispetto agli ingenti danni e alle tantissime vittime che si registrarono nei comuni limitrofi durante l’epidemia del 1690-1691:
Legati a tradizioni ancestrali, a riti religiosi o contadini e patrimonio della cultura pugliese, i riti del fuoco caratterizzano la Puglia e per la loro tutela è stato istituito un Registro regionale di raccolta. Comuni, associazioni o enti senza scopo di lucro possono iscrivere in ogni momento dell’anno, rappresentazioni, riti e avvenimenti storici incentrati sul fuoco, organizzati sul territorio da almeno 20 anni e le cui origini siano testimoniate da fonti documentali o storiche. Ad oggi, sono 28 i riti che illuminano usi, costumi e tradizioni dell’identità regionale per tutta la Puglia.
“Tornano le nostre tradizioni, le feste tra i vicoli e nelle piazze, tornano le persone finalmente a vivere la comunità. La nostra Terra è bella anche per questo. Non esiste luogo o comune che non abbia una storia da raccontare, un angolo da visitare e una tradizione da onorare. Che sia questo fuoco di buon auspicio per tutti noi e che porti ricchezza e fortune a questa nuova stagione che si apre ricca di feste e appuntamenti” – ha commentato sui social il Sindaco di Bari Antonio Decaro.
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