Puglia: getta nella spazzatura 5 gattini e 3 muoiono, condannato a 9 mesi di reclusione a Lecce

Ha gettato cinque gattini nella spazzatura come fossero rifiuti, causando la morte di tre degli sventurati cuccioli. Per questo, il Tribunale di Lecce ha condannato un uomo di Castrignano del Capo residente a Patù, a nove mesi di reclusione e al risarcimento del danno all’Ente Nazionale Protezione Animali:

Stando a quanto si apprende, l’Enpa aveva denunciato l’uomo e si era costituita parte civile nel procedimento attraverso l’avvocato Claudia Ricci e l’avvocato di Enpa Rete Legale a Lecce, Vincenza Raganato. La segnalazione era partita da una volontaria di un’associazione animalista di Salve che aveva avvertito i carabinieri di Salve i quali, intervenuti subito sul posto, hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza di un negozio nelle vicinanze. Incastrato dalle immagini l’uomo è stato

identificato, denunciato e rinviato a giudizio. Il Tribunale di Lecce ora lo ha condannato per maltrattamento di animali (544 ter 1° e 3° comma) perché “per crudeltà e senza necessità cagionava lesioni a cinque gattini, staccandoli brutalmente dalla madre appena nati ed abbandonandoli successivamente all’interno di un cassonetto della spazzatura, derivando da tali condotte la morte di tre di essi; con l’aggravante della morte degli animali”.

“Questa sentenza – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – evidenzia quanto sia importante denunciare i reati contro gli animali e farlo tempestivamente. Solo così è possibile soccorrere e salvare gli animali e allo stesso tempo assicurare alla giustizia le persone che sono responsabili di queste oscenità! Ringraziamo i Caranibinieri di Salve che sono intervenuti subito e hanno permesso di identificare e assicurare alla giustizia il colpevole”.

“Anche in questo processo – afferma Claudia Ricci, avvocato Enpa – si conferma un dato molto importante: sono sempre di più, in ambito dei reati contro gli animali, le sentenze di colpevolezza emesse grazie all’acquisizione delle immagini di sorveglianza, sia pubbliche che private. Uno strumento fondamentale che per essere efficace necessita di denunce ed indagini tempestive. Come ufficio legale Enpa stiamo riscontrando una sempre maggiore sensibilità e partecipazione delle persone in questo senso, che denunciano e che in molti casi documentano i maltrattamenti anche con l’ausilio di immagini video”.

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