A Bari una nuova biblioteca per tutti i cittadini: inaugurata nel Politecnico la “PoliLibrary”, la biblioteca di comunità aperta al territorio. Un progetto finanziato dalla Regione Puglia

È stata inaugurata ieri 7 marzo, nel Campus “Quagliariello”, la PoliLibray del Politecnico di Bari, la nuova biblioteca di comunità aperta al territorio, finanziata dalla Regione Puglia, con un patrimonio di oltre 27mila volumi, servizi digitali e innovativi a disposizione di università, scuole, professionisti e cittadini. Il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, ha tagliato il nastro inaugurale con il presidente della Regione, Michele Emiliano; la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone; il vicesindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio; il Soprintendente al patrimonio archivistico e bibliografico della Puglia, Marco Bascapè; la dirigente della Direzione affari generali, servizi bibliotecari e legali del Politecnico, Francesca Santoro, e il coordinatore del progetto, professor Calogero Montalbano

Dopo la cerimonia, il professor Gianfranco Dioguardi, docente del Politecnico, imprenditore e presidente dell’omonima fondazione – proprietaria del fondo librario concesso in uso all’ateneo – ha tenuto una lectio magistralis dal titolo: Poliba, un’università in evoluzione. «Oggi raggiungiamo un’altra, importante tappa del percorso che abbiamo intrapreso negli ultimi anni, per aprire sempre più il Politecnico di Bari al territorio» ha commentato il rettore Cupertino. «PoliLibrary è un luogo della cultura moderno, accogliente e accessibile – ha aggiunto – nel quale ospiteremo anche incontri della nostra comunità ed eventi aperti alla città, con ricercatori, professionisti, autori. Incominciamo non a caso con il professor Dioguardi – ha concluso Cupertino – che ringrazio per aver reso disponibile il suo prezioso fondo librario e per aver accettato il mio invito a confrontarsi sul futuro del Politecnico».

La PoliLibrary è stata realizzata grazie ad un finanziamento regionale di circa 1,9 milioni di euro, nell’ambito dell’Avviso Pubblico Community Library POR Puglia 2014-2020 – Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale e con una parte di fondi del Politecnico. «Per le public library – ha commentato il presidente Emilianola Regione Puglia ha investito oltre 100 milioni di euro per ristrutturare più di 120 biblioteche e luoghi di comunità nei comuni pugliesi, e oggi anche il Politecnico di Bari. È un grande programma che ha consentito di custodire e di modernizzare attraverso l’uso della tecnologia il patrimonio librario della Puglia. Mi fa molto piacere che questi luoghi suscitino l’entusiasmo dei giovani e anche dei meno giovani, sono luoghi dove si legge, ci si incontra, ci si innamora anche leggendo un libro. Avere una formazione tecnica è importantissimo, e il Politecnico di Bari ha certamente un patrimonio librario tecnico straordinario. Però anche un ingegnere e un architetto hanno bisogno della poesia. Il professor Dioguardi – ha aggiunto Emiliano – ha tirato fuori un’altra intuizione alla Steve Jobs: ha dato l’indirizzo per fare in modo che gli ingegneri edili conoscano le città anche nel loro divenire sociale e culturale; la Facoltà si deve attrezzare per formare ingegneri edili come specialisti del vivere, non solo come specialisti del costruire. Proprio come quando Steve Jobs disse che il computer doveva essere accessibile alle persone senza alcuna competenza informatica. Il Politecnico di Bari e la rivoluzione pugliese negli ultimi vent’anni hanno camminato insieme. E oggi grazie a Dioguardi e al rettore Cupertino ne abbiamo preso nuovamente consapevolezza».

«Centoventi milioni di euro per 128 biblioteche di comunità in tutta la Puglia. Poteva sembrare una follia – ha commentato la presidente del Consiglio Loredana Caponee invece, oggi, sono l’orgoglio della Puglia. Perché un libro ti consente di viaggiare anche quando i viaggi non te li puoi fare, e ti aiuta a conoscere cose che diversamente non conosceresti. Perché se da quando sei piccolo non hai gli stessi strumenti degli altri tuoi coetanei, è lì che nasce la vera questione meridionale. È questa opportunità che, con il presidente Emiliano, abbiamo voluto dare ai nostri cittadini, con un’attenzione in più: non più biblioteche monumentali con libri che nessuno sfoglia ma biblioteche sempre aperte, accessibili, di comunità. Oggi se ne aggiunge un’altra, Polilibrary, all’interno del Politecnico di Bari: la biblioteca di quella comunità di giovani che abitano il campus, la biblioteca di una comunità che vuole provare a rendere sempre più stretto il legame tra la città e i suoi studenti. Con un fondo librario fantastico, qual è quello del professore Dioguardi, che apre al mondo. La cultura che si fa strada, che si fa viva tra le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Perché il libro non è qualcosa che riguarda solo il passato ma il presente e il futuro di ciascuno di noi. Perché soltanto attraverso la cultura si può davvero avere quell’ascensore sociale che lascia sperare nel progresso, in una vita migliore per tutte e tutti. Sono sicura – ha concluso Capone – che attraverso le biblioteche di comunità le nostre città diventano più belle, più forti e più ricche di quel sentire di comunità di cui tanto oggi abbiamo bisogno».

La PoliLibrary è già operativa con prenotazione obbligatoria attraverso il sito del Sistema Bibliotecario di Ateneo (sul portale Poliba.it) con un patrimonio librario che spazia dall’ingegneria e dall’architettura alla letteratura, alla tecnologia, alla storia, alla conservazione e valorizzazione del patrimonio pugliese. «PoliLibrary reinterpreta il ruolo della biblioteca pubblica andando incontro alle esigenze di un’utenza ampia ed eterogenea – spiega la dirigente Francesca Santoroper una comunità che ha bisogno di informazioni scientifiche aggiornate, luoghi di ricerca e di studio individuali e spazi per le attività di gruppo».

La biblioteca di comunità è dotata di 128 posti a sedere, 16 postazioni multimediali, con servizi di consultazione a scaffale aperto, autoprestito e spazi comuni.
A differenza delle biblioteche di vecchia concezione, PoliLibrary è caratterizzata da uno spazio interno aperto, per permettere a chi entra di percepire immediatamente il senso del luogo, con punti di informazione che assolvano alle funzioni di accoglienza, informazione e circolazione dei documenti. La biblioteca diventa quindi “flessibile”, un luogo in cui si possono svolgere molteplici attività: dallo studio di gruppo alle riunioni, dalle ricerche specialistiche on-line alle videoconferenze multimediali, presentazioni di libri, mostre, etc.

«La biblioteca che si apre alla città rafforza il lavoro che stiamo facendo per stimolare una sana contaminazione tra saperi e competenze e per tracciare una strada per le giovani generazioni» ha detto il vicesindaco Eugenio Di Sciascio, anche nella veste di rettore emerito del Politecnico, avendo dato il via, durante il suo rettorato, al progetto PoliLibrary. «È fondamentale avere la capacità e il tempo di leggere – ha aggiunto Di Sciascio – e questo è ancora più piacevole se avremo sempre più dei luoghi accoglienti come la PoliLibrary».

Lo spazio è pensato per permettere agli utenti di spostarsi liberamente da un luogo a un altro, a seconda degli interessi e delle competenze di ciascuno, incoraggiando la fluidità e per contenere aree flessibili e adatte a divenire punto di incontro e di scambio culturale oltre che luoghi di ricerca e studio applicato al materiale bibliografico. La nuova biblioteca di comunità si inserisce nel Sistema Bibliotecario di Ateneo, con un patrimonio complessivo di oltre 200mila volumi.