In Puglia aumentano i ritrovamenti di totani giganti: dimostrazione della tropicalizzazione del Mediterraneo?

Che sia una casualità o l’aumento delle temperature legate ai cambiamenti climatici con annessa “tropicalizzazione” del clima e delle acque del bacino dei Mediterraneo, non ci è dato sapere. Fatto sta che anche a largo del capoluogo pugliese aumentano le “pesche miracolose” e/o emozionanti ritrovamenti sulla spiaggia:

Pur già giocando d’anticipo e mettendo le mani avanti davanti a tutti quei pescatori veteranni che affermeranno di “averne visto uno più grande“, non possiamo che confermarvi l’aumento del ritrovamento (e della pesca) di esemplari di totano di grandi dimensioni. Per chi non lo sapesse, si tratta di molluschi imparentati ma distinguibili da almeno due evidenti differenze fisiche esterne:

il calamaro possiede due pinne che partono dalla punta della coda e arrivano fino a oltre la metà del corpo, mentre il totano le ha solamente sulla punta della coda. Inoltre, mentre i tentacoli del calamaro sono provvisti esclusivamente di ventose, quelli del totano presentano anche dei piccoli uncini che gli consentono di catturare meglio la preda. Lontani dalle dimensioni del cosiddetto “calamaro gigante”, i totani nelle acque pugliesi presentano comunque delle eccezionalità di tutto rispetto, come già documentato in parte dal blog PugliaReporter.com anche in Salento:

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