Istruzione, gli specializzati sul sostegno in Europa pretendono giustizia

Verrà discussa innanzi al Consiglio di Stato la nuova sospensiva con l’istanza di rinvio alla Corte Europea – presentata ex articolo 267 del TFUE per discriminazione del diritto al lavoro – derivante dal dall’articolo 7 comma 4 lettera E della O.M. N. 112/202, recentemente sottoposto a proposta di modifica da parte del Ministero dell’Istruzione italiano:

Stando a quanto si apprende, ad allarmare i professionisti dell’insegnamento è il  conferimento degli incarichi di supplenza ai docenti inseriti nelle GPS con riserva in attesa del riconoscimento del titolo. Diversamente da quanto auspicato dalla categoria, il Governo italiano avrebbe fatto un passo indietro proponendo di concedere la possibilità ai docenti in attesa di riconoscimento di sottoscrivere contratti a tempo determinato ma in coda rispetto ai docenti specializzati inseriti in prima fascia o negli elenchi aggiuntivi.

Davanti all’iniziativa governativa, la posizione assunta dal Ministero dell’Istruzione non risulta accettabile dai docenti che verranno coinvolti nell’intervento che chiedono invece di garantire il diritto al lavoro nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze e l’accesso alle procedure di immissione in ruolo anche a favore degli abilitati all’estero, secondo quanto previsto dalle procedure di assunzione straordinarie già applicate in passato come quella prevista dal comma 4 dell’articolo 59 del DL N. 73/2021 e secondo quanto stabilito nelle sentenze emesse dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Nella lettera consegnata ai vertici governativi, gli abilitati e gli specializzati che hanno conseguito il titolo all’estero, infine, menzionano anche proposta di risarcimento danni contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito da sottoporre alla Commissione europea per ‘negazione del diritto di accesso parziale, inadempienza, violazione totale delle tempistiche di valutazione, danni morali, psicologici’ oltre ad una richiesta di risarcimento danni nei confronti di alcuni sindacati e altri che hanno diffamato i docenti abilitati e specializzati europei.

“Interverremo anche presso il Governo, perchè il decreto legge , a cui si fà riferimento nei comunicati sindacali e che sembra ora essere preferito come strumento di intervento per la regolamentazione di taluni aspetti relativi alla spendibilità del titolo conseguito ed in attesa di riconoscimento del Ministero, sia formulato in modo tale da garantire il diritto al lavoro nelle GPS e l’accesso alle procedure di immissione in ruolo anche a favore degli abilitati all’estero, in coerenza con le procedure di reclutamento straordinarie già adottate in passato ( es  art 59 co.4 D.L.n°73/2021), e in piena attuazione dei principi delle sentenze della Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato”rendono noto i professionisti nella lettera diffusa sul web.

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