Un 36enne salentino è stato sottoposto a misura cautelare in carcere poiché accusato di aver effettuato un’aggressione – anche armata – avvenuta a Torre Rinalda:
Stando alla ricostruzione – effettuata anche attraverso l’analisi delle immagini registrate dai locali impianti di videosorveglianza da parte degli agenti della Sezione antirapina della squadra mobile di Lecce – l’uomo, avrebbe aggredito un pescatore della zona che lo aveva rimproverato dopo un battibecco tra il 36enne ed alcuni ragazzini che giocavano in riva al mare. Poco dopo, sono scattati minuti di follia ed alta tensione:
il pescatore – anziano – è stato picchiato dal 36enne davanti ai presenti. Poco dopo, un uomo è intervenuto nel tentativo di sedare la rissa vedendosi poi come “risposta” l’arrivo di proiettili esplosi da una pistola all’indirizzo del portone di casa e del suo veicolo. L’episodio risale allo scorso Ferragosto mentre il 36enne risultava già coinvolto anche nell’operazione “Final Blow”, condotta dalla questura leccese nel febbraio del 2020. La nuova misura è stata emessa dal gip di Lecce, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. L’uomo, già in carcere, risponde ora di minacce, danneggiamento, porto in luogo pubblico di arma, con l’aggravante di aver agito per futili motivi e con metodo mafioso. Sarà interrogato nei prossimi giorni dal gip.
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