In Puglia segnalati casi di intossicazione da istamina, controlli a tappeto estesi anche nei ristoranti della provincia di Foggia

I recenti casi di intossicazione da istamina – segnalati in provincia di Foggia – hanno spinto il Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell’Asl ad avviare una attività di verifica a tappeto per contrastare il pericoloso fenomeno:

sotto accusa vi sono quei prodotti malconservati a base di pesce che potrebbero produrre istamina, una molecola presente soprattutto (ma non solo) nel pesce azzurro – frutto del risultato della decomposizione dell’istidina. Tra i pesci più a rischio di questo processo di decomposizione, lo ricordiamo, vi sono tonni, sgombro, sarde, acciughe, palamite in quanto naturalmente ricchi di questa sostanza a rischio. Le attività di controllo della Asl stanno interessando non solo gli stabilimenti di fornitura di prodotti ittici ma anche le attività di ristorazione. La Asl raccomanda pertanto “agli esercenti di non esporre per la vendita filoni di tonno sui banchi non refrigerati in cui sia presente il solo ghiaccio” invitando “i consumatori ad acquistare solo da rivenditori autorizzati e ad accertarsi, prima dell’acquisto, che le modalità di conservazione rispettino temperature idonee”.

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