Cambia il tipo di reato ipotizzato nell’ambito delle indagini riguardanti il dj salentino trovato impiccato ad un albero di ulivo all’alba del 22 giugno 2015, nelle campagne di Acquarica del Capo, in provincia di Lecce:
Stando a quanto si apprende, infatti, l’inchiesta non indaga più per istigazione al suicidio ma per omicidio con due indagati. Al vaglio degli investigatori vi sarebbe anche la memoria del computer portatile e del cellulare in uso alla vittima con l’obiettivo di recuperare dati potenzialmente utili alla ricostruzione delle impegnative indagini:
Dettagli che potrebbero essere custoditi nell’hard disk risultato danneggiato e malfunzionante secondo il perito della Procura a cui venne affidata una prima valutazione già nel 2015 e nel 2016. Secondo o periti della famiglia, il dj – deceduto a 34 anni – sarebbe stato strangolato per poi successivamente essere impiccato ad un albero per simulare il suicidio.
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