Alga tossica in Puglia, nuovo rilevamento di luglio 2023 rivelano alte concentrazioni in alcune zone, ecco dove

Con l’aumento delle temperature, anche in Puglia torna la cosiddetta alga tossica in alcune zone costiere. Arpa Puglia, lo ricordiamo, ha attivo il monitoraggio Ostreopsis ovata (è questo il nome del microrganismo invisibile ad occhio nudo poiché microscopico) per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della citata microalga, potenzialmente tossica.
L’Agenzia controlla costantemente da giugno a settembre – con frequenza quindicinale (aumentata nel caso di fioritura conclamata) – n° 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie. Mentre le coste del foggiano, della Provincia di Barletta-Andria-Trani e di Taranto risultano al momento esenti dall’eccesso del fenomeno, in una località del barese – zona “Lido Trullo” si segnala una presenza “abbondante” mentre in zona “Torre canne, di fronte al faro” – in provincia di Brindisi – si segnala una presenza “molto abbondante” di alga tossica. Stessa assegnazione anche per Porto Badisco-scalo di Enea ad Otranto (in provincia di Lecce). Ricordiamo che la presenza di alga tossica è legata all’aumento di temperature e pertanto i prossimi rilevamenti dell’Arpa potrebbero variare. Uno screenshot della mappa interattiva con relativa legenda:

Il report completo in .pdf: https://www.arpa.puglia.it/moduli/output_immagine.php?id=7661

Com’è arrivata sulle coste pugliesi e come si è adattata:

Probabilmente introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi, le prime segnalazioni lungo le coste pugliesi si sono verificate a partire dall’anno 2000/2001.
La popolazione si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi.
I fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.

Potenziali effetti sull’ambiente e sulla salute pubblica:

Nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile); si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali.
Inoltre si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che  può diffondere la tossina nell’aria).

Come evitare gli eventuali effetti dannosi di Ostreopsis:

  • nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate;
  • nel caso di certificata fioritura di Ostreopsis, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina

Fonte: https://www.arpa.puglia.it/pagina2891_alga-tossica-ostreopsis-ovata.html

Riguardo il blog di PugliaReporter.com, ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale da Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo >https://t.me/pugliareporter< da Instagram al seguente indirizzo >instagram.com/puglia_reporter< oltre che da Facebook cliccando “mi piace” su Facebook.com/PugliaReporter e da Twitter al seguente indirizzo >twitter.com/pugliareporter<.  Sempre attraverso Telegram è inoltre possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. E’ possibile scriverci anche via Whatsapp per inviarci segnalazioni anche con foto e video cliccando qui ed iscriversi al gruppo Whatsapp per la ricezione dei nostri link cliccando qui.