Puglia: getta tartaruga viva nel mastello dell’umido, è accaduto a Molfetta. Il responsabile è identificabile

Una povera tartaruga d’acqua dolce è stata ritrovata nel mastello dell’umido di un privato a Molfetta. Ad accorgersi della scoperta è stato un attento operatore ecologico addetto allo svuotamento dei bidoncini per la raccolta differenziata:

Stando a quanto si apprende, grazie all’analisi approfondita del lavoratore, è stato possibile appurare la presenza dell’animale – ancora vivo e vegeto – e al conseguente salvataggio dello stesso. All’interno del mastello, poi, come se non bastasse, erano presenti anche rifiuti di tipologia differente a quelli previsti per la destinazione d’uso. Un vero esempio di degrado, oltre che di irresponsabilità e disumanità. Le tartarughe palustri del genere Trachemys, lo ricordiamo, non sono tartarughe marine ma animali anfibi (cioè che vivono sia in acqua che all’infuori di essa in alcuni momenti della giornata) di origini sudamericane spesso venduti nei negozi specializzati ma che vengono in troppi casi rifiutati quando raggiungono le dimensioni da adulti, venendo abbandonati. Si tratta di rettili alloctoni che vanno segnalati e custoditi in strutture adeguate, capaci di garantire loro la presenza di acqua dolce ma anche di poterle farle uscire dall’acqua per prendere il sole o rifugiarsi dal freddo nel periodo del letargo. In natura vivono in media 20 anni mentre in ambiente domestico possono persino raggiungere l’età di 50 anni. Per questo, non vanno mai acquistate se non siamo in grado di garantire cure adeguate a lungo termine. Visitato da un veterinario, il rettile anfibio recuperato a Molfetta è risultato in buone condizioni di salute ed è stato affidato al locale centro recupero tartarughe gestito dal Wwf. Ancora da chiarire, invece, la posizione del responsabile dell’atto: pagherà legalmente per questo gesto vergognoso e disumano? Ci auguriamo di si. Una cosa è certa: essendo l’uso dei mastelli destinato a specifici nuclei familiari, l’identificazione di chi li utilizza in maniera scorretta è inevitabile.

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