Puglia, un cittadino assiste al Consiglio regionale e ne svela i retroscena: “Tfm è legittimo ma immeritato. Politici restituiscano ai cittadini per questo disastro”

Alla seduta di consiglio regionale di martedì 25 luglio 2023 era presente, in aula, anche il Presidente dell’Associazione di Impegno Civico “Io Ci Sono!”, l’Attivista Savino Montaruli. Proprio l’Associazione “Io Ci Sono!” si è schierata sin da subito e da mesi ormai, contro l’ulteriore prebenda pretesa dai consiglieri regionali cioè il Trattamento di Fine Mandato.
Nel corso della seduta di consiglio, in via Gentile a Bari, l’Attivista ha dichiarato:

“un consiglio regionale che da solo ha dimostrato quanto beffarda sarebbe stata l’eventuale approvazione di questo sciagurata norma. Un consiglio regionale convocato per le ore 12,00 ma iniziato con un ingiustificato ed inaccettabile ritardo. Un consiglio regionale con all’ordine del giorno ben 111 punti in discussione, tra i quali il nr. 24 relativo a “Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei consiglieri regionali” (TFM), e ben 140 interpellanze, tra urgenti ed ordinarie. Interpellanze alcune delle quali risalenti persino all’anno 2021 e non ancora discusse. Una situazione assurda che avrebbe dovuto richiedere sollecite decisioni e soprattutto nessuna perdita di tempo, visto che di “lavoro” per l’aula ce ne sarebbe per almeno fino al termine del mandato. Eppure nessuna preoccupazione si registrava in quell’aula freschissima e così accogliente, a dispetto dei manifestanti che erano in via Gentile a subire la calura dei 45 gradi registrati sin dalle prime ore del mattino. Neppure un cenno verso i lavoratori e imprese del mondo agricolo, del commercio che foraggiano il sistema lavorando duramente a rischio salute. Un errore, un grosso errore si sta commettendo quando si afferma che il trattamento di fine mandato è illegittimo. No, il TFM è legittimo ma immeritato. Il problema quindi non è la discussione sulla legittimità di quel provvedimento, altrimenti si farebbe il gioco dei furbacchioni che su questo punto hanno ragione. La discussione dovrebbe concentrarsi sul merito o meno rispetto a questo ulteriore privilegio. Se i sindacati, le associazioni che stanno giustamente contrastando con noi questa decisione non ancora assunta si concentrassero meno sulla questione giuridica e di più su quella di merito allora la battaglia sarebbe già vinta perché in quanto a merito dell’ulteriore prebenda bisognerebbe fare i conti al contrario e semmai farsi restituire tutti gli emolumenti incassati per governare una regione che è un vero disastro – ha osservato Montaruli che conclude:

“Concentriamoci su questo e il Trattamento di Fine Mandato perderà di legittimità intrinseca e non pregiudiziale. Resta il fatto che dopo sole 4 ore, nonostante la Presidente Loredana Capone, nell’apertura di seduta avesse detto che era un consiglio senza termine quindi che, in teoria, tutti i punti all’o.d.g. avrebbero potuto essere discussi, il consiglio è stato sciolto per mancanza di numero legge. Tutti fuggiti via, a parte gli assenti già all’appello. Un esempio di immeritato TFM che farebbe definitivamente cadere qualunque mozione di merito lasciando il posto all’indignazione dei cittadini pugliesi che hanno scelto la peggiore compagine di rappresentanza e di rappresentatività che infierisce e chiede ancora di più. Quello di martedì 25 luglio 2023 è stato il peggior esempio di amministrazione della cosa pubblica e vedere solamente quei 20 consiglieri rimasti in aula, mentre i 30 assenti si sentivano già in vacanza con le tasche piene di soldi pubblici, è il pessimo esempio di come la politica sia diventata autoreferenziale e non abbia più alcun elemento di positiva considerazione. Se il consiglio regionale avesse voluto dimostrare quanto immeritato sarebbe stato quel Trattamento di Fine Mandato lo ha fatto a pieno titolo. Se si fosse arrivati al voto la domanda che ognuno di loro avrebbe dovuto porsi è questa: “quel TFM è meritato oppure no?”. Sono certo che se avessero tutti fatto un esame di coscienza il voto al TFM sarebbe stato negativo quindi alla fine avrebbe vinto non solo il buon senso ma anche l’opportunità di evitare quest’altra umiliazione per i cittadini” – ha concluso il Presidente di “Io Ci Sono!”.

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