Dopo le polemiche sui prezzi delle spiagge italiane, il noto geologo ha diffuso sui social la sua replica:
“Il punto è che le spiagge sono di tutti e vanno tenute pubbliche e, in parte, moderatamente attrezzate. Dal 40% che lascerei alla gestione comunale o privata (mai di più), bisogna che si ricavino canoni adeguati e si paghino prezzi bassi. Non gli attuali 100 mln di canoni per 15 mld di ricavi, un po’ sperequato, no? E 40% significa comprese le spiagge più belle, non che lasciamo libere le spiagge con gli scarichi e privatizziamo le meraviglie. Vedo che i balneari si irritano, ma sbagliano: io ho grande fiducia nella loro osservanza delle leggi demaniali, per dire, immagino che su nessuna spiaggia in concessione ci siano strutture non removibili, tipo ristoranti in mattoni, platee di cemento, cabine edificate. E che ogni autunno-inverno tutto venga smantellato, giusto? Cioè che siano esattamente come qui nella foto, nevvero?” – si legge.
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