Squali predatori a largo della Puglia, attenzione all’allarmismo ingiustificato (ben più dannoso dell’animale!)

Tutti i pugliesi dovrebbero sapere che la presenza di squali nelle acque pugliesi – comprese quelle antistante al territorio di Bari – è un fenomeno normale e non eccezionale e poco o per nulla preoccupante dal punto di vista delle attività umane:

Ciò che viene spesso immortalata nelle acque del Mare Adriatico (come anche dello Ionio e del Tirreno) è infatti la Prionace glauca (specie comunemente nota con il nome di verdesca o squalo blu), uno squalo predatore che può raggiungere e superare i due metri di lunghezza ma che non rappresenta un grosso pericolo per i bagnanti. Gli squali verdesca possono mordere ma sono generalmente timidi ed evitano il contatto con gli esseri umani:

Gli attacchi sono spesso causati da errori di valutazione da parte degli squali, che possono scambiare gli esseri umani per prede. Altri squali, ben più grandi come lo squalo elefante, invece, risultano assolutamente innocui per gli esseri umani poiché si nutrono di plancton, come le balene. Soltanto negli anni ’70 sono stati registrati ritrovamenti di grandi squali bianchi a largo del Salento che forse potrebbero aver attaccato delle persone. Uno di essi – esemplare record di grandi dimensioni – fu pescato a largo di Gallipoli, come ricordava un approfondimento a cura di PugliaReporter.com. Se si viene attaccati da uno squalo verdesca, è importante rimanere calmi e cercare di allontanarsi dall’animale. Ecco alcuni consigli su come sopravvivere ad un (remotissimo) attacco di squalo (fonte: GloboChannel.com):

  • Restate calmi. Se vedete uno squalo, è importante mantenere la calma. Se vi fate prendere dal panico, potreste fare movimenti improvvisi che potrebbero attirare l’attenzione dello squalo.
  • Fatevi vedere grandi. Se lo squalo vi attacca, cercate di farlo indietreggiare facendovi vedere grandi. Potete farlo agitando le braccia e le gambe, o sollevandovi dall’acqua.
  • Puntate gli occhi. Gli squali hanno una vista scadente, ma sono molto sensibili alla luce. Se riuscite a puntargli gli occhi, potreste disorientarli e farli allontanare.
  • Usate oggetti per difendervi. Se avete a portata di mano oggetti come un bastone, una tavola da surf, usateli per difendervi.
  • Salite su una barca o un’altra imbarcazione. Se siete in grado di salire su una barca o un’altra imbarcazione, fatelo il più rapidamente possibile.
  • Colpire uno squalo alla punta del muso può essere un modo efficace per scacciarlo. La punta del naso dello squalo è un’area molto sensibile, e un colpo forte può disorientarlo e fargli perdere l’interesse per la preda. Tuttavia, è importante ricordare che gli squali sono animali selvatici e possono essere pericolosi se si sentono minacciati. Se si è attaccati da uno squalo, è importante rimanere calmi e reagire in modo appropriato. Se si ha a disposizione un oggetto per difendersi, come un bastone, una tavola da surf o un coltello, colpire lo squalo in punti vulnerabili, come gli occhi, le branchie o la punta del naso dovrebbe rappresentare soltanto una scelta basata su reale necessità di difesa. Se non si ha a disposizione alcun oggetto, è importante cercare di allontanarsi dallo squalo agitando le braccia e le gambe e cercando di apparire più grandi.

In parole povere, sarebbe più opportuno che la popolazione possa essere costantemente informata sulle modalità di tutela di questi animali anziché concentrarsi unicamente sulla diffusione di avvistamenti privi di informazioni aggiuntive. Segnalazioni che potrebbero essere erroneamente interpretate come una minaccia ingiustificata (anche a causa della ingiusta reputazione negativa che questi animali hanno subito per via di molteplici film fantastici diffusi nel corso dei decenni in tv e al Cinema). Come sempre, l’allarmismo ingiustificato può facilmente rivelarsi ben più dannoso se si considerano le potenziali ripercussioni sul turismo. E’ bene, dunque, informare in maniera corretta e completa, onde evitare “equivoci” con i lettori meno esperti.

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