Insetti giganti nelle acque pugliesi: notizia vera ma evitiamo allarmismo. Non sono velenosi ma meglio evitare il contatto

Si, è vero: anche nelle acque delle coste pugliesi è possibile – seppur raramente – incontrare un insetto “gigante” acquatico predaotre. Tuttavia, anche in questo caso, è opportuno tenere bene a mente la natura di questi animali, per nulla invasiva e che non deve preoccupare i bagnanti:

Il Lethocerus patruelis è un gigantesco insetto acquatico della famiglia dei Belostomatidae. È originario dell’Europa sudorientale , dell’Asia sudoccidentale , del Pakistan , dell’India e della Birmania. È il più grande vero insetto e insetto acquatico europeo. [2] Le femmine adulte sono tipicamente lunghe 7–8 cm (2,8–3,1 pollici), mentre i maschi adulti sono 6–7 cm (2,4–2,8 pollici). [1] Pertanto, non si tratta di un “mostro alieno” ma semplicemente di una creatura che da sempre fa parte dell’ecosistema marino europeo. A confronto, il granchio blu rappresenta una reale anomalia rispetto all’ormai arcinoto crostaceo. Il Lethocerus patruelis – comunemente definito “cimice d’acqua gigante” – abita un vasto territorio, dall’Europa sud-orientale e dal sud della penisola balcanica attraverso l’Asia Minore, il Pakistan, l’India fino al Myanmar. A causa dei recenti cambiamenti climatici si è notato lo spostamento di questa specie in direzione nord sul territorio della penisola balcanica. [2] Come tutti gli altri veri insetti, il ciclo di sviluppo del Lentocerus è incompleto, cioè emimetabolico:

Dalle uova nascono giovani ninfe morfologicamente simili agli adulti e non cambiano forma durante la crescita, crescendo solo proporzionalmente. Sia le larve che gli adulti sono predatori obbligati e si nutrono di altri artropodi acquatici, girini e piccoli pesci. In alcuni casi, gli esemplari più grandi riescono persino ad attaccare i neonati di tartaruga marina. Il Lentocerus è un cacciatore di imboscate che utilizza gli steli delle piante acquatiche come supporto. Quando cattura la preda, la gigantesca cimice acquatica inietta la sua saliva ricca di enzimi digestivi, per poi risucchiare con il rostro il tessuto disciolto nel liquido. Questi insetti non hanno polmoni e respirano ossigeno attraverso minuscoli fori nel loro corpo chiamati spiracoli tracheali. [3] Oltre a questo, ci sembra doveroso fare precisazioni sul livello di pericolosità di questo insetto acquatico:

Nonostante l’aspetto, questa enorme cimice d’acqua non è affatto pericolosa per l’uomo e non rappresenta dunque una minaccia per la nostra salute: non morde le persone non è velenoso. In caso di avvistamento, è bene lasciarlo in pace ed evitarne il contatto, così come dovremmo fare sempre per tutti gli abitanti del mare.

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