Sta facendo molto discutere il caso – reso noto da un quotidiano online – che parla di una professionista sanitaria della Asl di Brindisi, protagonista di un discutibile selfie con un cadavere in obitorio:
Stando a quanto si apprende, la foto sarebbe stata scattata nella parte finale dell’autopsia – con cadavere ricucito – per poi essere diffusa sui social. “L’azienda – rendono noto dalla Asl brindisina – prende le distanze da ogni azione individuale che ne comprometta l’integrità e allo stesso tempo non può restare indifferente rispetto a questi episodi, che vanno tuttavia accertati e approfonditi”. “Mi attiverò a tal fine – conclude il Direttore Generale – segnalando il fatto a chi di competenza”.
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