La giovane pugliese arrestata in Kazakistan denuncia abusi e violenze, aperta un’inchiesta

Prosegue l’iter legale e diplomatico finalizzato a riportare la giovane salentina – di soli 18 anni – trattenuta dal mese di giugno ad Astana (capitale del Kazakistan) poiché sottoposta a custodia cautelare:

Stando ad una prima ricostruzione diffusa dal legale della giovane, la 18enne era giunta in Kazakistan in vacanza con la madre per far visita ad alcuni parenti. Un giorno, durante una passeggiata con un ragazzo, la giovane è stata fermata dalla Polizia ed è stata ingiustamente accusata di traffico di stupefacenti:

In realtà, a risultare in possesso di sostanze illegali sarebbe stato solo il giovane ma la 18enne – precisa il legale per mezzo stampa – “non sapeva nulla che il ragazzo avesse della droga”. E anche gli esami tossicologici non hanno evidenziato la presenza di alcuna sostanza nel sangue della giovane che quindi “è stata detenuta senza alcun motivo”. Negli ultimi tempi, la ragazza ha denunciato di essere stata rinchiura da alcuni agenti in un appartamento “segreto” dove sarebbe stata “maltrattata e picchiata”, e dove avrebbe “subito dei tentativi di stupro”, subendo pressioni psicologiche che con il reale rischio di gesti estremi causati dalla disperazione.  Per questo, la Procura di Astana avrebbe aperto un fascicolo.

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