“Il ghetto di Borgo Mezzanone va chiuso immediatamente per garantire l’incolumità dei migranti ospiti e per eliminare l’illegalità presente. Ci rendiamo conto delle difficoltà logistiche, ma si trovi il modo ed il tempo per superare il presidio abusivo dell’ex pista aerea perché l’ennesimo incendio avvenuto oggi poteva trasformarsi in un nuovo tragico episodio da raccontare nelle cronaca”. L’appello è di Donato di Lella, segretario generale della FAI Cisl di Foggia che aggiunge:
“Purtroppo i ripetuti inviti al ripristino della legalità, della lotta ad ogni forma di sfruttamento e al superamento di condizioni al limite della vivibilità, di quello che è stato definito il ‘luogo della non vita’, cadono sempre nel vuoto. Noi crediamo che ci siano gli strumenti per accelerare la messa in campo delle azioni istituzionali, prima tra tutte il momentaneo potenziamento degli alloggi prefabbricati nel vicino CARA. La nostra grande preoccupazione – continua Donato di Lella – è che il Commissariamento del Comune di Manfredonia ritardi ‘sine die’ o addirittura faccia perdere gli ingenti finanziamenti dei fondi strutturali del PNRR, 54 milioni di Euro, per il ‘superamento degli insediamenti abusivi e combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura’ – Missione 5 Inclusione e Coesione – da indirizzare per la bonifica dell’area in oggetto. Come FAI Cisl siamo da sempre in prima linea per l’eliminazione dei ghetti, come testimonia la petizione online ‘Mai più ghetti’ che sta raccogliendo migliaia di adesioni. Una mozione sottoposta ‘all’attenzione dei membri del Parlamento Italiano, con l’auspicio che se ne facciano promotori, per ridare dignità alle persone attraverso il ripensamento delle politiche migratorie e dei procedimenti
amministrativi necessari all’ottenimento dei permessi di soggiorno, e per il completamento della mappatura degli insediamenti non autorizzati esistenti” – ha concluso.
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