E’ stata prosciolta dalle accuse e liberata da una detenzione prolungata la giovane 18enne arrestata in Kazakistan nel mese di luglio:
“Mi sento bene ora, grazie a tutti per l’aiuto, non ci sto credendo“, il suo primo commento diffuso dal suo avvicato. Stando a quanto si apprende, dopo gli appelli dei familiari, la Procura di Astana ha aperto un’inchiesta per approfondire sul comportamento dei poliziotti coinvolti nel caso, ora indagati per torture che la 18enne salentina – originaria di Lequile (in provincia di Lecce) e con una mamma di origini kazake – aveva denunciato da un appartamento all’interno del quale era da mei trattenuta dai poliziotti. Un incubo cominciato lo scorso 16 giugno:
Stando ad una prima ricostruzione, quel giorno la ragazza, giunta in Kazakistan per far visita ad alcuni parenti della madre, era a passeggio con un giovane coetaneo del posto quando è stata bloccata ed arrestata. La giustificazione sarebbe stata quello del ritrovamento droga nel ragazzo che la stava accompagnando: dettaglio all’oscuro della giovane. Successivamente, un agente avrebbe chiamato sua madre, chiedendole 60.000 euro per il rilascio della figlia. La madre a quel punto, su consiglio del suo, si è rivolta all’ambasciata italiana che ha ottenuto il rilascio della 18enne, risultata priva di responsabilità oltre che negativa all’esame tossicologico.
Riguardo il blog di PugliaReporter.com, ricordiamo che è possibile ricevere tutte le news in tempo reale da Telegram iscrivendosi al seguente indirizzo >https://t.me/pugliareporter< da Instagram al seguente indirizzo >instagram.com/puglia_reporter< oltre che da Facebook cliccando “mi piace” su Facebook.com/PugliaReporter e da Twitter al seguente indirizzo >twitter.com/pugliareporter<. Sempre attraverso Telegram è inoltre possibile inviarci segnalazioni in tempo reale anche con video e foto. E’ possibile scriverci anche via Whatsapp per inviarci segnalazioni anche con foto e video cliccando qui ed iscriversi al gruppo Whatsapp per la ricezione dei nostri link cliccando qui.