Incidenti stradali, in Puglia 226 morti in un solo anno. I dati Istat

Nel 2022 si sono verificati in Puglia 9.286 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 226 persone e il ferimento di altre 14.256. L’anno 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale. Rispetto al 2021 aumentano gli incidenti (+2,2%), i feriti (+1,7%) ma la variazione maggiore si riscontra per le vittime (+11,3%), in linea con quante avviene a livello nazionale dove, tuttavia, ad un aumento maggiore del numero di incidenti (+9,2%) e feriti (+9,2) corrisponde una variazione più contenuta del numero delle vittime (+9,9%) (Prospetto 1).

La Puglia rispetto agli obiettivi europei:

 


I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, riferiti ai decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale. Per il nuovo decennio di iniziative 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono l’ulteriore dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di benchmark (fissato nel 2019) e il monitoraggio di specifici indicatori di prestazione, Key Performance Indicators (sui temi: infrastrutture, veicoli, infrastrutture stradali, assistenza post-incidente), che l’Italia si prepara a fornire.
Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Puglia del 36,8%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni, rispettivamente di -22,6% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale aumenta (da 2,3 a 2,4 deceduti ogni 100 incidenti), mentre quello nazionale non subisce variazioni (1,9 decessi ogni 100 incidenti) (Tavola in allegato).
Nel 2022 si riduce in Puglia l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in incidente stradale, attestandosi su un valore di poco inferiore alla media Italia (43,4% contro 44,3%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione si conferma inferiore a quello nazionale (37,2% contro 49,3%). Sempre tra 2010 e 2022 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Puglia da 8,9% a 11,1%, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato più contenuto, da 15,1% a 15,4% (Figura 1).

I costi sociali:

Nel 2022 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 17 miliardi e circa 900 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (303,5 euro pro capite) e in oltre 1,1 miliardi di euro (298,9 euro pro capite) per la Puglia; la regione incide per il 6,5% sul totale nazionale (cfr. Glossario e Nota metodologica a fine testo, Tavola in allegato).

Il rischio di incidente stradale:

Tra il 2021 e il 2022 l’indice di lesività diminuisce da 154,3 a 153,5, mentre aumentano l’indice di mortalità, da 2,2 a 2,4 decessi ogni 100 incidenti, e quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100), che passa da 1,4% a 1,6. L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: ancora in evidenza le criticità della SS016, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (343, 20 decessi e 641 feriti), e delle strade SS007, SS100 e SS172 (Figura 2), mentre gli incidenti più gravi si registrano sulla SS 693 – Strada a Scorrimento Veloce del Gargano – dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono rispettivamente 58,3 e 21,2. L’indice di mortalità cresce nelle province di Foggia, Taranto e Brindisi, diminuisce in quelle di Bari, Lecce e Barletta Andria Trani.

Nel 2022 il maggior numero di incidenti (6.489, il 69,9% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 54 morti (23,9% del totale) e 9.368 feriti (65,7%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l’incremento maggiore si verifica sulle strade urbane (+2,9%), seguite dalle autostrade (+1,5) e sulle altre strade (+0,6%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle autostrade (11,9 decessi ogni 100 incidenti) e sulle strade extraurbane (6 decessi ogni 100 incidenti).
Sulle strade urbane il 41,7% dei sinistri stradali si verifica nei pressi di un incrocio, percentuale che scende al 9,7% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono lungo un rettilineo rappresentano il 36,3% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di una intersezione (14,4%), di una curva (3,3%) e di una rotatoria (3,5%). Lungo le strade extraurbane il 60,8% degli incidenti si verifica lungo un rettilineo, il 19,4% in curva e il 6,3% nei pressi di un’intersezione (Figura 4 e Cartogrammi in allegato).

I mesi e le ore più a rischio:

Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Puglia 2.539 incidenti (27,3% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 4.512 (il 48,6% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 6.917 persone (48,5%) e 120 sono decedute (53,1%) (Figura 5).
Il 77,7% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le quattro e le cinque del mattino (10,7 morti ogni 100 incidenti) e tra le tre e le quattro (5,8 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (2,4) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 39,5% degli incidenti notturni, il 32,3% delle vittime e il 39,7% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 4,6 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il sabato notte (4,8).

Gli incidenti stradali nelle aree urbane, intermedie e periferiche:

In Puglia il 43,6% degli incidenti stradali è concentrato nei Poli urbani; considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli, si arriva al 70,0% del totale. Nei comuni delle Aree interne, aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), gli incidenti rappresentano il 30,0% del totale regionale. Il numero delle vittime aumenta rispetto al 2020 maggiormente nel totale dei Centri (+18,8%), mentre nelle Aree Interne l’aumento risulta più contenuto (+1,2%) (Prospetto 2).

Gli indicatori statistici di mortalità (2,4 decessi ogni 100 incidenti) e gravità (1,6 morti ogni 100 morti e feriti) aumentano rispetto al 2021 (2,2 decessi ogni 100 incidenti e 1,4 morti ogni 100 morti e feriti). Nelle Aree interne i valori di entrambi gli indicatori evidenziano il permanere di una situazione critica: risultano rispettivamente pari a 3,1 e 1,9.

I comportamenti a rischio e le persone coinvolte:

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (75,6%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (3.552 casi, 45 vittime e 5.797 feriti), seguita dal tamponamento (1.389 casi, 26 decessi e 2.520 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (8,0 decessi ogni 100 incidenti), seguono la fuoriuscita (5,6 decessi ogni 100 incidenti) e l’urto con ostacolo accidentale (5,3 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 4,1 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,9 decessi).
Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 44,3% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 18,7%, mentre l’elevata velocita per il 16,1% e il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza per il 10,9% (Tavola 14, in allegato).
Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 15-29 anni (9,4 per 100mila abitanti) e per quella 65 e oltre (6,4 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 66,8% delle vittime e il 63,3% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 22,1% dei morti e il 29,6% dei feriti, i pedoni l’11,1% dei deceduti e il 7,2% dei feriti. Il 44,0% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+ mentre il 59,8% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 782,8 per la classe di età 15-29 anni, a 457,8 per quella 30-44 anni (Figure 8-11)(a).

Un miglioramento della rilevazione degli incidenti stradali è stato apportato anche grazie all’introduzione del modello online per la registrazione delle informazioni sugli incidenti stradali. A partire dal 2019, difatti, l’Istat ha messo a disposizione delle Polizie locali un nuovo sistema di acquisizione dati. Il nuovo questionario web, basato su un software open source e sviluppato dall’Istat, è annoverato tra le indagini disponibili sul portale Gino Istat (Gestione Indagini Online) ed è disponibile all’indirizzo https://gino.istat.it/incidenti.
L’introduzione del nuovo questionario on line si incardina nel rispetto della norma del Codice dell’amministrazione digitale (art. 47 del D.lgs. n. 82 del 2005), in conformità a quanto disposto dal quale i dati devono essere inviati all’Istat in modalità informatizzata. La nuova modalità di registrazione rappresenta un’opportunità per poter ottimizzare le attività di compilazione, archiviazione e consultazione dei dati.
A partire dal 2020 sono anche state previste alcune nuove modalità per la tipologia di veicolo e per la circostanza di incidente. In particolare sono state incluse le tipologie di veicolo, monopattino elettrico e bicicletta elettrica e le circostanze di incidente del gruppo “Incidente a veicolo che urta veicolo in fermata, arresto o altro ostacolo”: Animale domestico o d’affezione, da reddito, da lavoro, Animale selvatico, Buca.

Quadro normativo:

La rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone è inclusa nel Programma Statistico Nazionale
(IST-00142) ed è stata istituita con un Atto programmatico dell’Istat per far fronte alle esigenze informative degli organi decisionali nazionali e delle amministrazioni locali, impegnati nella predisposizione di piani di prevenzione e di sicurezza stradale e per fornire una solida base informativa a ricercatori e utenti dei dati.
Le informazioni sugli incidenti stradali sono fornite annualmente alla Commissione europea e all’Eurostat, in virtù della Decisione del Consiglio n. 704 del 30 novembre 1993 relativa alla creazione di una banca di dati comunitaria sugli incidenti stradali.
Nel contesto internazionale, inoltre, per poter proseguire l’azione di miglioramento e sensibilizzazione promossa per il decennio 2001-2010 dall’Unione europea con la predisposizione del Libro Bianco del 2001, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e la Commissione europea hanno proclamato, nel 2010, un secondo decennio di iniziative per la Sicurezza Stradale 2010-2020 e di recente la nuova Agenda 2030.
L’obiettivo 2020 fissato riguardava il dimezzamento delle vittime e la riduzione del numero dei feriti gravi, anche i nuovi obiettivi rinnovano le raccomandazioni per una ulteriore riduzione del 50% di morti e feriti gravi. Si è reso necessario stabilire, quindi, nuovi standard per una definizione univoca di lesione grave internazionalmente riconosciuta. La Commissione europea ha emanato alcune linee guida per classificare la gravità delle lesioni da incidente stradale; è stato proposto, infatti, l’utilizzo dell’esistente scala dei traumi AIS (Abbreviated Injury Scale) e in particolare della sua variante MAIS (Maximum Abbreviated Injury Scale).

Campo di osservazione, unità di rilevazione e principali definizioni
Il campo di osservazione della rilevazione è costituito dall’insieme degli incidenti stradali verbalizzati da un’autorità di polizia, verificatisi sul territorio nazionale nell’arco di un anno solare, che hanno causato lesioni alle persone (morti entro i 30 giorni o feriti).
Le norme internazionali (Commissione europea, Eurostat, OCSE, ECE, ecc.), recepite dal nostro Paese, definiscono l’incidente stradale come “quell’evento in cui è coinvolto almeno un veicolo in circolazione sulla rete stradale e che comporti danni alle persone” (Conferenza di Vienna, 1968). Rientrano pertanto nel campo di osservazione tutti gli incidenti stradali verificatisi nelle vie o piazze aperte alla pubblica circolazione, nei quali risultano coinvolti veicoli fermi o in movimento e dai quali siano derivate lesioni a persone. Sono esclusi dalla rilevazione i sinistri da cui non sono derivate lesioni alle persone, quelli che non si sono verificati nelle aree aperte alla pubblica circolazione, e i sinistri in cui non risultano coinvolti veicoli. L’unità di rilevazione è il singolo incidente stradale con lesioni a persone. La rilevazione è riferita al momento in cui l’incidente si è verificato.

Fonte: https://www.istat.it/it/files//2023/11/Focus_Incidenti-stradali-in-Puglia_Anno-2022.pdf

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