13 dicembre 1250: Federico II muore misteriosamente. Malattia o cospirazione? Le possibili cause del decesso e quella inquietante leggenda della profezia

Federico II morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino di Puglia, oggi Torremaggiore, in Puglia. Aveva 56 anni. All’inizio di dicembre, durante una battuta di caccia nelle campagne della Capitanata, l’imperatore svevo fu colto da violenti dolori addominali. I medici non furono in grado di diagnosticare la causa del male e Federico II morì dopo una breve agonia. Le cause del decesso di Federico II sono ancora oggetto di dibattito tra gli storici. Le ipotesi più accreditate sono le seguenti:

  • Malaria: Federico II aveva contratto la malaria in Sicilia durante la sua giovinezza e la malattia potrebbe aver avuto una ricaduta fatale.
  • Intossicazione alimentare: Federico II potrebbe aver mangiato un cibo contaminato durante la battuta di caccia.
  • Cancro: Alcuni storici ritengono che Federico II fosse affetto da un tumore al pancreas, che potrebbe aver causato i dolori addominali.
  • Avvelenamento: Federico II era stato scomunicato dal Papa per la più volte ritardata partenza alla crociata (il Papa voleva mettere in difficoltà lo scomodo imperatore, il quale non aveva nessun interesse ad attaccare i musulmani, così vicini alla Sicilia dove aveva la corte) accerchiandosi di nemici politici che potrebbero aver cospirato contro di lui. Inoltre, dopo la morte di Federico, circolarono nel regno cronache che indicavano Manfredi, suo figlio illegittimo, come colpevole di parricidio che, per appropriarsi del ducato di Taranto e del regno di Sicilia, uccise il padre.

È impossibile stabilire con certezza la causa della morte di Federico II. Tuttavia, è probabile che sia stata una combinazione di fattori, tra cui la malaria, l’intossicazione alimentare e un possibile tumore. La sua morte fu un evento di grande importanza storica. Federico II era stato un sovrano eccezionale, che aveva lasciato un segno indelebile nella storia dell’Italia e dell’Europa. Grazie a lui, Andria oggi ospita da secoli Castel del Monte, importante patrimonio Unesco. La morte di Federico II segnò la fine della dinastia sveva in Italia e l’inizio di un periodo di instabilità politica. Secondo una versione ancora oggi dibattuta della Storia – definita perlopiù una leggenda – alla corte dell’Imperatore del Sacro Romano Impero era attivo anche un alchimista e astrologo di nome Michele Scoto (1175-1236) che avrebbe messo l’imperatore in guardia circa la sua sorte:

A menzionare tale presunto episodio fu il vescovo e cronista Saba Malaspina, che, nel suo Rerum Sicularum historia (fine XIII secolo), riportò una leggendaria profezia attribuita allo Scoto, cui egli avrebbe riferito all’imperatore. Secondo tale predizione, l’astrologo avrebbe riferito all’allora sovrano che ello sarebbe morto sub flore apud portam ferream, cioè sotto un fiore, davanti ad una porta di ferro”. Per questo, Federico II avrebbe da allora sempre preferito mantenere le distante da Firenze e da qualsiasi altro paese il cui nome fosse collegato col temine fiore. Paradossalmente, l’ideatore di Castel del Monte sarebbe morto in un’altra “città dei fiori” ma … in Puglia! Che la profezia dell’astrologo avesse un fondo di verità o che sia frutto totale di un racconto postumo sulla controversa figura di Federico II non ci è dato sapere. La storia incuriosice anche in considerazione del fatto che lo stesso Scoto, seppur menzionato da un importante religioso, pare fosse malvisto dalla Chiesa. Ciò che è certo è che di Federico II restano oggi numerosi manufatti, molti di essi castelli distribuiti nelle varie province pugliesi (e non solo). Stando al racconto del cronista inglese Matthew Paris († 1259) – non confermato però da altre fonti – l’imperatore, sentendosi in punto di morte, avrebbe chiesto di indossare l’abito cistercense e dettare così le sue ultime volontà nelle poche ore di lucidità. Il testamento, dettato alla presenza dei massimi rappresentanti dell’Impero, reca la data del 7 dicembre 1250, secondo alcune fonti Tuttavia, da recenti ultimi studi, sarebbero almeno due i testamenti:

La sua fine fu rapida e sorprese i contemporanei, tanto che alcuni cronisti anti-imperiali diedero adito alla voce, storicamente infondata, secondo cui l’imperatore fosse stato ucciso da Manfredi, il figlio illegittimo che in effetti gli successe in Sicilia. Una nota miniatura raffigura persino il principe mentre intento a sofforare col cuscino il padre morente. La salma di Federico fu quindi imbalsamata; i funerali si svolsero a Foggia e, per sua espressa volontà, il cuore venne deposto in un’urna collocata nella cattedrale della città pugliese. La sua salma, omaggiata dalla presenza di moltitudini di sudditi, venne esposta per qualche giorno; fu poi trasportata a Palermo, per essere tumulato nella cattedrale, entro il sepolcro di porfido rosso antico, come voleva la tradizione normanno-sveva, accanto alla madre Costanza, al padre Enrico VI e al nonno Ruggero II. La tomba era stata già ispezionata nel tardo XVIII secolo: nel Settecento le spoglie mortali dell’imperatore svevo risultavano ancora mummificate e in buone condizioni di conservazione. All’epoca, gli autori dell’ispezione dichiararono che l’imperatore era stato inumato con il globo dorato, la spada, calzari di seta, una dalmatica ricamata con iscrizioni cufiche e una corona a cuffia:

Tuttavia, un successivo scoperchiamento del sarcofago – avvenuto nel 1998 – rivelò uno spettacolo alquanto raccapricciante dei resti di Federico II, visibilmente scomposti documentati in una fotografia oggi diffusa sul web:

Originariamente pubblicato su VideoAndria.com.

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