In Puglia cane ferito dai petardi lanciati dai ragazzi, salvato dai volontari “non tornerà sulla strada”

“Un’esplosione di una potenza estrema scuote il quartiere e i muri delle case, pochi secondi dopo si avverte l’abbaio di un cane misto tra terrore e dolore. Si scopre dopo qualche ora che artefici dell’esplosione sono dei ragazzi che con la mente offuscata da chissà cosa, prendono probilmente di mira l’animale abitualmente stanziale in zona. Il cane è stato prontamente soccorso e nonostante le ferite derivanti dai detriti della deflagrazione che lo hanno colpito, non è in pericolo di vita e a breve sarà dimesso dalla clinica, ma non tornerà per strada. Doverosa la riflessione che pone l’accento sulla questione sicurezza, sicurezza dei luoghi pubblici, degli spazi condivisi, sicurezza che trova il suo punto più fragile nelle ore notturne. È una questione che coinvolge persone e animali e che purtroppo oramai è diventata annosa e che trova i suoi punti critici in diversi aspetti facilmente ipotizzabili, primo tra tutti la carenza di personale nelle forze dell’ordine che ne limita l’attività in particolar modo nel mantenimento dell’ordine pubblico” – rende noto sui social “Spirito Randagio” – un’associazione Odv-Ets del territorio salentino che, riferendosi ad un gave episodio avvenuto nell’abitato di Taviano (in provincia di Lecce) prosegue:

“Ma quest’evento che per questa volta ha come vittima una vita innocente come quella di un cane, per qualcuno potrebbe assumere aspetti trascurabili, non per chi come me e come tanti Tavianesi per fortuna che considerano la vita di un cane di pari valore a quella di un umano, accende un faro sulla preoccupante incapacità di alcuni adulti ad essere genitori, incapacità ad essere quell’esempio di rispetto per il prossimo, che si identifica in un anziano, una donna, un bambino o un cane, in poche parole i fragili. Che padre o madre può essere un genitore che lascia girovagare il proprio figlio alle 3.30 del mattino? Un genitore che di certo ha fallito e che ha perso di vista la consapevolezza del suo ruolo. Non sarà questo post che cambierà il mondo ma mi auguro che quantomeno porti a riflettere sulla deriva che sta investendo la nostra comunità, deriva che può essere arginata solo dall’amore per la nostra Taviano e dalla pretesa di rispetto per gli spazi comuni. Si abbia il coraggio di essere padri o madri, si abbia il coraggio di punire un figlio…” – si legge ancora nel post diffuso sui social.

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