Impegnativo il periodo per gli operatori sanitari salentini, alle prese anche con interventi di cura a tutela della vita di giovanissimi:
Stando a quanto si apprende, tra i piccoli pazienti ricoverati all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce vi è anche una bambina di soli 6 anni, ricoverata per shock settico. Lo shock settico, lo ricordiamo, è una condizione grave che si verifica quando il sistema immunitario del corpo reagisce in modo eccessivo a un’infezione. Questo può causare una diminuzione della pressione sanguigna e una riduzione del flusso sanguigno ai tessuti, che può portare a danni agli organi. Nei neonati, lo shock settico può essere causato da una serie di fattori, tra cui:
- Infezioni del tratto respiratorio, come la polmonite
- Infezioni del tratto urinario
- Infezioni del tratto gastrointestinale
- Infezioni della pelle
- Infezioni del cordone ombelicale o del sito di infezione
I sintomi dello shock settico nei neonati possono includere:
- Febbre o ipotermia
- Respiro rapido o irregolare
- Tachicardia
- Ipotensione
- Letargia o irritabilità
- Colorito pallido o bluastro della pelle
Se un neonato presenta questi sintomi, è importante rivolgersi immediatamente a un medico. Lo shock settico è una condizione medica grave che richiede un trattamento immediato. Il trattamento dello shock settico nei neonati consiste nella somministrazione di liquidi per via endovenosa, di antibiotici e di altri farmaci per sostenere la funzione degli organi. I neonati con shock settico possono essere ricoverati in terapia intensiva per ricevere cure intensive.
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