I lupi potrebbero essere utili agli agricoltori contro i cinghiali sull’Alta Murgia perché sono predatori naturali di questi animali. I cinghiali sono una specie invasiva che causa danni ingenti alle colture, ai pascoli e alle foreste. I lupi possono aiutare a controllare la popolazione di cinghiali, riducendo così i danni causati da questi animali. Lo sanno bene anche gli agricoltori di Andria:
Dopotutto, anche un report della Regione Puglia, i lupi possono ridurre la popolazione di cinghiali, anche se, al momento, il numero dei branchi risulta insufficiente a fronte delle vere e proprie “mandrie” di suini selvatici che si aggirano tra i territori di Andria e gli altri comuni “murgiani”. Questo significa che, se i lupi si stabilissero stabilmente sull’Alta Murgia, potrebbero aiutare a proteggere le colture agricole da danni ingenti. Inoltre, i lupi possono aiutare a mantenere l’equilibrio ecologico dell’Alta Murgia. I cinghiali sono una specie onnivora che si nutre di una varietà di piante e animali. I lupi, invece, sono carnivori e si nutrono principalmente di ungulati, come i cinghiali. Il lupo autoctono della nostra regione, lo ricordiamo, è il Canis lupus italicus (comunemente noto con il nome di lupo appenninico) mentre i cinghiali nostrani sono estinti da secoli:
Quelli presenti nel nostro territorio oggi, infatti, appartengono a specie nordeuropea introdotti maldestralmente anni or sono e riprodottisi a dismisura in maniera incontrollata proprio a causa della mancanza di predatori naturali. L’aumento della presenza dei lupi potrebbe quindi aiutare a mantenere un equilibrio tra le diverse specie animali dell’Alta Murgia, evitando che una specie prevalga sulle altre. Tuttavia, molti allevatori stanno mettendo in guardia le autorità territoriali riguardo la presenza del lupo, impauriti dall’idea che questa specie possa a sua volta minacciare pecore, capre, asini e altri animali d’allevamento, come galline e tacchini. Con questo, ovviamente, non si vuole certo nascondere il fatto che un lupo può anche predare animali domestici, arrecando danni agli allevamenti. È quindi necessario adottare misure di sicurezza per evitare eventuali incidenti. Misure di sicurezza che però non devono assolutamente causare la morte dei lupi: anzitutto protetto già con Leggi italiane precedenti, il lupo è protetto anche dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE), recepita dall’Italia con DPR dell’8 settembre 1997, n. 357, che inserisce la specie nella lista degli animali da proteggere, proibendone la cattura, l’uccisione, il disturbo, la detenzione, il trasporto, lo scambio e la commercializzazione. Un dettaglio interessante degli antichi jazzi, ad esempio, è la presenza dei paralupi, una specie di fregio lungo il coronamento superiore dell’alto muro perimetrale, costituito da una serie continua di lastre di pietra infisse orizzontalmente nella muratura, come una lunga mensola sporgente verso l’esterno. Questo espediente impediva l’accesso ad animali predatori capaci di arrampicarsi, come volpi, lupi e faine. Imparare anche dalla Storia per individuare soluzioni efficaci per garantire la condivisione del territorio rurale tra uomo e lupo, dunque, può rivelarsi decisiva. In conclusione, i lupi potrebbero essere utili agli agricoltori contro i cinghiali sull’Alta Murgia ma è anche necessario tutelare il suo habitat e rispettare le sue abitudini. (Fonte: VideoAndria.com).
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