I “lamioni” di Toritto: le antiche costruzioni medievali che garantivano riparo durante la transumanza ancora oggi visibili nelle campagne torittesi

Chi ama esplorare le campagne dell’entroterra barese potrebbe aver notato altri tipi di costruzioni antiche realizzate con la pietra. Oltre agli arcifamosi trulli – tipici dell’intera regione Puglia – infatti, vi sono anche strutture tipiche di uno specifico territorio. Oggi, Pugliareporter.com vuole parlarvi dei “lamioni” di Toritto:

Da lontano, queste strutture potrebbero sembrare delle casette moderne ma si tratta in realtà di ripari antichi, un pò come il trullo, anch’essi costruiti con pietra locale e caratterizzati da un tetto molto spiovente, che li proteggeva dalle intemperie. Risalenti al Medioevo, i lamioni erano utilizzati evidentemente dai pastori durante la transumanza: a dimostrazione di ciò, vi è la presenza di tecniche di costruzione realizzate per impedire gli attacchi dei lupi, così come avveniva per uno jazzo, altra tipica struttura della transumanza che è possibile trovare anche nel territorio rurale degli altri comuni dell’attuale città metropolitana di Bari. I lamioni di Toritto, dunque, servivano a riparare i pastori e le loro greggi non solo dal freddo, dalla pioggia e dal sole ma anche dai potenziali predatori. I lamioni di Toritto sono un esempio di architettura rurale tradizionale: rappresentano ancora oggi un’importante testimonianza della Storia della Puglia e dello straordinario ed affascinante fenomeno della transumanza, oltre che un patrimonio storico fisico da tutelare. Ecco come raggiungerli per ammirarli da vicino:

Dove vedere i lamioni di Toritto del villaggio omonimo:

Una parte dei lamioni sopravvissuti nel territorio di Toritto è ubicata in un villaggio omonimo situato nei pressi della Strada Statale 96, in direzione Matera. I viaggiatori dovranno necessariamente fermarsi poco prima della località di Mellitto (in territorio di Grumo Appula) e dell’altrettanto vicino villaggio “Le Fontanelle“. In questa zona della “Bassa Murgia” sarà così possibile ammirare le rovine di queste strutture, oramai in disuso ma parzialmente integre e ancora riconoscibili. Veri e propri monumenti silenziosi delle campagne torittesi!

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